Storie che sanno ispirare ed emozionare, che raccontano esperienze personali o di gruppo, che hanno avuto un impatto sulla comunità e dato spunti a tanti altri giovani. Sono le storie di “Strike! Storie di giovani che cambiano le cose”, il contest promosso da Fondazione Franco Demarchi e Provincia Autonoma di Trento, giunto alla sua ottava edizione.
Quest’anno sono state ben 53 le candidature presentate da Trentino Alto Adige, Veneto e Lombardia, tra le quali sono state selezionate le 10 storie finaliste, che il 2 dicembre a Trento, nella Sala inCooperazione, saranno raccontate di fronte al pubblico e alla giuria. Per i dieci concorrenti, i premi in palio sono: 1.000 euro per ciascuna delle prime tre storie classificate e un premio del pubblico da 500 euro. C’è inoltre un nuovo premio da 1.000 euro (Premio LDV20) per la storia che si distinguerà per la sostenibilità sociale, economica e ambientale. Sono inoltre previsti il premio speciale Storytelling offerto da Favini e la menzione speciale della Fondazione Megalizzi.
I progetti finalisti sono:
Artivist (Veneto), collettivo artistico di giovani tra i 18 e i 19 anni che ha dato vita ad una nuova rivista dedicata all’arte come forma di espressione in relazione all’attualità;
Ciacoe di Francesca Rampin (Veneto), pagina Instagram nata per dare spazio al racconto della politica e dell’attualità in modo innovativo e di appeal per le nuove generazioni;
Giacomo Panozzo (Trentino), giovane laureato in Storia seguitissimo sui social. Spiega in modo accattivante la storia su Tik Tok, con video divertenti e informativi, rivolti a giovani e non;
Mattia Cattapan (Veneto), campione italiano di Kart Cross, paraplegico dall’età di 22 anni, nel 2019 fonda Crossabily, associazione che coinvolge le persone con disabilità in eventi e attività sportive; Monica Moser(Trentino). Ingegnera matematica di 26 anni che in Kenya e Sud Sudan ha attivato dei percorsi di insegnamento della matematica ai bambini;
Mostr’ami. Uno sguardo contro gli stereotipi (Trentino), progetto nato durante la pandemia che, attraverso la fotografia, il cinema e l’arte, promuove una visione della bellezza inclusiva;
Nina Kakaw (Veneto), filiera etica, inclusiva e sostenibile che coinvolge piccoli produttori di cacao in Ecuador e donne che vivono in situazioni di fragilità in Italia con il lavoro in cioccolateria;
Orto San Marco (Trentino), un orto in città: oltre alla produzione e alla vendita dei prodotti, è un luogo per eventi e attività di inclusione sociale;
Telospiegasofia di Sofia Pasotto (Lombardia), Community social in cui si parla di cambiamento climatico, giustizia climatica e sociale, con 80 mila follower;
Unidea (Trentino), gruppo di giovani che ha creato un canale di comunicazione molto seguito per rispondere alla domanda “Cosa facciamo oggi a Trento?” e organizzazione eventi.