È attiva la raccolta fondi istituita dal Comune di Bologna per finanziare i lavori di ristrutturazione della Torre Garisenda e, in seguito, per fare manutenzione alla vicina Asinelli.
Il sito che, insieme all’adiacente Torre degli Asinelli, rappresenta il simbolo della città è infatti seriamente a rischio crollo. Il Comitato Tecnico Scientifico interpellato per studiare il caso ha previsto 3 differenti scenari al riguardo: il primo rivolto verso la basilica dei santi Bartolomeo e Gaetano; il secondo direzionato verso l’Asinelli e il terzo mediante implosione.
I soggetti – persone fisiche o giuridiche – possono effettuare la donazione effettuare la donazione come qui indicato, sotto forma di art bonus, ricevendo un credito d’imposta differente a seconda della loro natura fiscale. Palazzo d’Accursio non è nuovo a questo sistema: fu infatti utilizzato in passato per finanziare i lavori di ristrutturazione della Fontana del Nettuno, adiacente a Piazza Maggiore.
Che sia questo credito d’imposta a rivestire un particolare interesse; che sia anche merito dell’appello lanciato dal Sindaco della città, Matteo Lepore, insieme a Gianni Morandi e a Cesare Cremonini – bolognesi doc – o meno, un dato è certo: la risposta dei donatori finora si è fatta sentire forte. In appena una settimana sono infatti stati raccolti 800 mila euro; provenienti da numerose imprese, ma anche da cittadini che hanno a cuore lo storico monumento.
L’obiettivo del Comune di Bologna è molto ambizioso: raggiungere 3 milioni di euro, da sommare a quelli impiegati direttamente dalle istituzioni.
L’opera edile di ristrutturazione della torre infatti è piuttosto gravosa in termini economici e non soltanto. La prima fase è già iniziata, con la messa a terra di una serie di container –ciascuno alto 5 metri – lungo l’intero perimetro della torre, e si concluderà in un paio di mesi. I container fungeranno da cintura di protezione per scongiurare gli effetti catastrofici in caso di crollo, e saranno realizzati dalla ditta Fagioli Spa di Reggio Emilia.
Fra gennaio e febbraio 2024 seguirà il cantiere vero e proprio in tutta l’area di piazza di Porta Ravegnana, realizzato dalla società La Modena Ingegneria Srl e con la direzione operativa dell’ingegner Gilberto Dellavalle; professionista qualificato e profondo conoscitore della Garisenda e dell’Asinelli, che ha progettato e seguito tutti i lavori di consolidamento delle torri dagli anni ’90 in poi.
Raffaela Bruni, ex dirigente del Comune felsineo, guiderà il pool di esperti composto probabilmente da non più di 4 persone, che eseguirà il restauro del sito.
Il Rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini sarà invece a capo di un gruppo tecnico di docenti che continuerà a studiare la Garisenda, in un’ottica di affiancamento tecnico tra Palazzo d’Accursio e il più antico Ateneo nel mondo; per non disperdere il patrimonio di conoscenze e di dati che, fin dagli anni Novanta del secolo scorso, si è via via andato arricchendo.
Desideriamo concludere con il simpatico pensiero di Cesare Cremonini, testimonial della raccolta fondi insieme a Morandi: «Io e Gianni saremo anche i garanti di tutti gli umarells che parteciperanno a questo grande cantiere».
E intanto per contribuire personalmente, i due artisti non escludono, in futuro, un concertone insieme, né la scrittura e l’interpretazione di una canzone ad hoc.