Con il progetto “I Sensi della Cultura” Treviso è stata selezionata tra i dieci progetti che parteciperanno alla fase finale della selezione per il titolo della Capitale italiana della Cultura 2026. L’annuncio è di questa mattina, direttamente dal Ministero della Cultura che ha pubblicato la lista delle città finaliste. Treviso è dunque nella decina finale, insieme a realtà di pregio. L’Aquila, Latina, Agnone, Alba, i comuni della Valdichiana Senese, e ancora Gaeta, Lucera, Maratea e Rimini.
“Testa bassa e lavorare, ha dichiarato il sindaco di Treviso Mario Conte, essere in finale non significa aver vinto. Noi ci poniamo sempre obiettivi ambiziosi, ma ritrovarsi tra le 10 città italiane finaliste per il titolo di capitale della Cultura 2026 è già di per sé un successo. Grande soddisfazione dunque nel palazzo di Ca’ Sugana con un richiamo a creare una sorta di stati generali della cultura trevigiana per far si che si arrivi compatti all’obbiettivo. “Il progetto, ha precisato Conte, è davvero molto bello, completo, parla di arte, bellezza, musica, luoghi, sostenibilità e di ambiente. Un dossier particolare che richiama i sensi umani declinati nella cultura”.
Le finaliste verranno convocate nei giorni 4 e 5 marzo 2024 per le audizioni pubbliche. Sarà l’occasione per ogni candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla giuria. La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 29 marzo 2024. La città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. Questo finanziamento sostanziale permetterà di tradurre le idee in azioni concrete, dando vita a un programma annuale per esporre la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo della vincitrice.
Alla notizia non sono mancati i complimenti del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “La collocazione tra le dieci finaliste – ha dichiarato – è già un premio alle intuizioni di chi ha pensato e presentato la candidatura ma è anche un riconoscimento che lascia sperare in ulteriori successi. Treviso, con la sua tradizione di accoglienza, ha tutte le carte in regola per concorrere al titolo di Capitale italiana della Cultura, sia come città con il suo centro storico, la sua storia, i suoi tesori artistici, i suoi musei, le sue biblioteche e i personaggi che ne hanno segnato la vita sia come capoluogo della Marca, territorio la cui rilevanza è universalmente riconosciuta. Mi rallegro con il sindaco Mario Conte per il raggiungimento di questa prima importante tappa e lo ringrazio per l’impegno profuso dal Comune insieme a tutte le istituzioni, associazioni e organizzazioni riunite tra i promotori e i patrocinatori dell’iniziativa”.
l progetto della capitale italiana della cultura è nato nel 2014. Le prime città ad essere scelte sono state quelle che, insieme a Matera, avevano partecipato alla selezione come capitale europea della cultura: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, che hanno congiuntamente ottenuto il titolo per l’anno 2015. Nel 2016 un apposito decreto del governo ha designato le città di Mantova e Pistoia per gli anni 2016 e 2017. Palermo nel 2017; nel 2020 e 2021 Parma; nel 2022 Procida; nel 2023 Bergamo e Brescia. Pesaro lo sarà nel 2024 e Agrigento nel 2025. Nel 2026 sarà la volta di Treviso?
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