Un errore che poteva rivelarsi fatale per un giovane, già volontario in servizio nelle forze armate, che era rimasto escluso dai posti riservati dal concorso per il reclutamento di n. 1673 allievi finanzieri per l’anno 2023, per non avere selezionato correttamente in domanda la scelta del contingente riservato ai militari. A seguito di ciò l’Amministrazione ha fatto concorrere il candidato in questione per i posti ordinari e non per i posti riservati ai volontari delle forze armate, con la conseguenza che il punteggio dallo stesso riportato alla prova scritta preselettiva, non gli ha permesso di raggiungere la soglia minima di sbarramento per il passaggio alle ulteriori fasi concorsuali. Al contrario, se lo stesso fosse stato ammesso a partecipare per i posti del contingente riservato, con il risultato riportato alla prova preselettiva avrebbe superato, e non di poco, il punteggio di limite per essere ammesso alle prove successive. Da qui la proposizione del ricorso presentato dal legale del giovane,
l’avv. Santina Franco – con cui veniva chiesta l’attivazione del “soccorso istruttorio”, accolta dal collegio decidente che, pur dando atto dell’esistenza di difformi orientamenti in ordine ai limiti di attivazione del soccorso istruttorio nei concorsi pubblici, ha ritenuto comunque meritevole di accoglimento la tesi prospettata dall’avv. Santina Franco, secondo cui, sebbene il candidato non avesse operato correttamente la scelta del contingente, “ flaggando” la voce corrispondente ai posti riservati, possedeva di fatto e aveva indicato in domanda le informazioni necessarie da cui poteva evincersi la sussistenza in capo allo stesso dei requisiti per poter beneficiare della riserva dei posti rivendicata in ricorso. Il Tar del Lazio, quindi, recependo la tesi difensiva di parte ricorrente, ha accolto l’istanza cautelare proposta dall’avv. Santina Franco, permettendo al candidato ricorrente di essere ammesso alla prosecuzione dell’iter selettivo e di concorrere per i posti del contingente ordinario destinati ai volontari delle forze armate in ferma prefissata. Si tratta di una bella affermazione conseguita dall’avv. Santina Franco appartenente al foro di Patti (ME) e facente parte dello studio legale Di Salvo, determinata a smontare l’esclusione dal concorso del suo assistito, consentendo allo stesso ricorrente di ottenere l’ammissione alle prove successive. In merito alla sentenza del TAR del Lazio con l’ordinanza n. 124 del 18.11.2024, l’avv. Santina Franco si è così espressa: “Siamo fieri del risultato raggiunto con l’ordinanza cautelare pubblicata dal Tar Lazio in tempi rapidissimi. È evidente che ogni provvedimento giudiziario favorevole alle istanze da noi proposte viene accolto dal nostro studio con grande soddisfazione – ha proseguito l’avv. Santina Franco – ma quando questo, come nel caso in questione, rappresenta l’opportunità per un giovane di poter continuare a rincorrere il proprio sogno di indossare una divisa, ci inorgoglisce ancora di più e ci dà ulteriore contezza del rilevante valore sociale della nostra professione”