Dal 13 aprile al 28 luglio 2024 il Museo di Santa Caterina di Treviso apre le porte ad una nuova e sontuosa mostra dove la figura femminile emerge come protagonista in un equilibrio tra tradizione e progresso. “Donne in scena. Boldini, Selvatico, Martini” un’affascinante narrazione del mondo tra Otto e Novecento promossa dal Comune di Treviso e diretta da Fabrizio Malachin.
Sul palcoscenico del bel mondo tra Otto e Novecento le donne divengono le protagoniste e, ad immortalare questo loro magico momento, vengono chiamati quegli artisti che sanno trasporre sulla tela il profumo, lo charme, l’erotismo di un’epoca davvero unica.
Celebrità come Eleonora Duse, Wally Toscanini, Lydia Borelli e Toti Dal Monte, accanto a eleganti esponenti della borghesia e della nobiltà trevigiana, veneta e nazionale immortalate da rinomati ritrattisti dell’epoca come Giovanni Boldini, Giacomo Grosso, Cesare Tallone, Vittorio Corcos insieme
anche a ritrattisti veneti come Ettore Tito, Pietro Pajetta, Eleuterio Pagliaro, Giulio Ettore Erler e Lino Selvatico, oltre al britannico John Lavery e agli “Italiens de Paris” Giuseppe de Nittis e Federico Zandomeneghi.
La mostra presenta non solo dipinti, ma anche disegni, sculture, affiches e una selezione di abiti, ventagli e cappellini d’epoca, offrendo uno sguardo sulla Belle Époque.
Sebbene si concentri su una parte privilegiata della società, la mostra non è semplicemente una passerella di bellezza femminile, ma un’opportunità per rivivere e sognare il fascino di un’epoca romantica, mondana e decadente.
Come ha sottolineato il direttore dei Musei civici, Fabrizio Malachin, “La mostra prende le mosse dall’attività di due protagonisti della scena trevigiana e veneta di quell’epoca che l’Istituto desidera far riscoprire al grande pubblico nel 100° e nel 60° della morte: Lino Selvatico (Padova, 20 luglio 1872–Treviso, 25 luglio 1924) e Giulio Ettore Erler (Oderzo, 20 gennaio 1876–Treviso, 9 gennaio 1964). Artisti celebri, in particolare per i grandi ritratti femminili, fino ai nudi sensuali ma mai volgari, che hanno raccontato il nascere di quel ‘piccolo’ mondo borghese veneto. Le loro opere sono una finestra su un’epoca romantica, affascinante, mondana ma anche decadente. Entrambe sono legati a Treviso per le vicende biografiche personali e artistiche”.
Per info e prenotazioni: https://www.museicivicitreviso.it
Le foto sono tratte dal sito www.museicivisitreviso.it