Dal 4 al 7 settembre la Città Giardino ospiterà la 7° edizione di Varese Archeofilm: la presentazione dei migliori documentari internazionali di archeologia, arte, ambiente ed etnologia realizzati nel 2024. Le pellicole, dopo aver conquistato il pubblico a Firenze Archeofilm, arrivano a Varese per raccontare lo spirito di ricerca dell’uomo e per ricordare Angelo e Alfredo Castiglioni. La lunga avventura dei due fratelli – esploratori, etnologi, archeologi e divulgatori appassionati – è testimoniata nel Museo Castiglioni di Varese ed è ogni anno ricordata da Archeofilm. Marco Castiglioni, figlio di Angelo, è il direttore del Museo e l’ideatore del festival. Ripercorre qui il programma delle 4 serate, 3 delle quali dedicate alla proiezione di documentari in concorso, la quarta sviluppata a partire dal tema della montagna e seguita dalla premiazione. Verranno conferiti un Premio del Pubblico – legato ai voti positivi dei presenti – e un Premio della Giuria Tecnica, composta dagli esperti di cinema e cultura Diego Pisati, Maurizio Fantoni Minnella, Matteo Inzaghi e Gulio Rossini. «Il festival prenderà il via con due documentari sul tema della preistoria, – racconta Marco Castiglioni – “Franco Mezzena. L’archeologia raccontata con il sorriso” è un’indagine sul percorso scientifico e pieno di entusiasmo di uno dei maggiori esperti di preistoria italiani, mentre “Pescatori-cacciatori-raccoglitori: abitanti del Nilo Bianco nella preistoria recente” racconta un territorio che è stato anche al centro delle ricerche di mio padre e mio zio. Gli ospiti della serata saranno l’archeologa Barbara Cermesoni – curatrice del Museo Archeologico di Varese – e l’archeobotanico Lanfredo Castelletti – già direttore dei Musei Civici di Como e consulente e amico dei fratelli Castiglioni. A concludere il primo appuntamento di Archeofilm gli intensi 20’ di “Hardangerfolk” un documentario in bianco e nero che racconta un momento poco noto della storia recente: alla fine della Seconda Guerra Mondiale un gruppo di militari norvegesi sabotò i centri di ricerca per l’acqua pesante dei nazisti, forse impedendo alla Germania di avere la bomba atomica. Il 5 settembre le proiezioni proseguono con “Bansky e la ragazza del Bataclan”, che vede in primo piano un artista ancora misterioso, ma capace di operare al centro degli avvenimenti storici. – prosegue Castiglioni – Il documentario racconta la sparizione, la ricerca e il ritrovamento della ragazza dolente che Bansky dipinse sulla porta del Bataclan dopo la strage. Prestigioso ospite della serata sarà lo street artist varesino Andrea Ravo Mattoni, che ci aiuterà a capire questo movimento artistico. Proseguiremo poi con un altro enigma della storia: “Li chiamiamo vichinghi” descrive un popolo ritenuto violento, mentre recenti ricerche ne rivelano la civiltà raffinata e di esploratori». Nella terza serata di Archeofilm saranno a Varese i registi Marco Melluso e Diego Schiavo con “L’incantevole Lucrezia Borgia”. Il documentario presenta in modo scientificamente rigoroso e, allo stesso tempo, molto piacevole un personaggio storico a cui viene data la voce da Lucrezia Lante della Rovere. «Nel ricorrere del bicentenario dell’interpretazione dei geroglifici torna poi l’Egitto Faraonico con: “I fratelli Champollion. Nel segreto dei geroglifici”. – continua il direttore – In primo piano la genialità di questi due fratelli, che insieme decrittarono una delle più belle scritture mai create dall’uomo». La serata conclusiva del festival sarà dedicata alla montagna. «Ho scelto questo tema perché piace molto al pubblico. E anche perché quest’anno il lavoro dei fratelli Castiglioni – ai quali è dedicato Varese Archeofilm – viene ben ricordato dalla mostra “Incontri di Mondi Lontani. Dai viaggi di esplorazione di fine ‘800 alle ricerche di Angelo e Alfredo Castiglioni”, in corso fino a giugno 2025 presso Villa Mirbello. Verrà quindi proiettato il documentario “Cervino. La montagna del mondo” realizzato da Nicolò Buongiorno, che sarà nostro ospite. Dal documentario emerge il ricco lavoro di indagine naturalistica, paesaggistica, climatica, ambientale, politica e sociale che caratterizza l’opera del figlio di Mike Buongiorno. La pellicola racconta la storia della conquista del Cervino e del legame tra la montagna e la famiglia Buongiorno, che Nicolò ha voluto rinnovare seguendo le orme del padre sulla vetta». Se il Cervino è simbolo delle Alpi, il K2 è la montagna simbolo degli italiani nel mondo, infatti quest’anno ricorrono i 70 anni dalla spedizione italiana guidata da Ardito Desio, che portò il tricolore sulla vetta. «Mentre l’impresa viene celebrata negli spazi del Museo Castiglioni dalla mostra “K2 un’impresa italiana 1954-2024”, al festival verrà presentato “Peacks of energy”. – conclude Castiglioni – Lo spettacolare documentario, che mi è stato consigliato da Luca Bich, organizzatore del Cervino Cinemountain Festival, racconta l’impresa del 2022 di 6 alpinisti valdostani che scalarono tre 8000m: il K2, il Nanga Prabat e il Broad Peack». Varese Archeofilm si svolgerà tra le 20:30 e le 22 nella Sala Montanari, in via dei Bersaglieri 1: è una location centrale, dotata di strumenti di ultima generazione e di comode poltrone e capace di proteggere da ogni scherzo metereologico. Anche quest’anno il festival renderà la scienza, la preistoria e l’archeologia qualcosa di umano e affascinante da scoprire e celebrerà il lavoro di scoperta, testimonianza e divulgazione di Alfredo e Angelo Castiglioni.