Dal 21 settembre al 5 ottobre torna il Premio Combat, il concorso internazionale d’arte contemporanea di Livorno, giunto alla sua quindicesima edizione.
L’evento è organizzato dall’Associazione culturale Blob Art ETS, in collaborazione con il Comune di Livorno e la Regione Toscana.
Il Museo Civico Giovanni Fattori – Granai di Villa Mimbelli di Livorno ospiterà le ottanta opere finaliste, accogliendo nelle sale le sezioni di Pittura, Grafica, Fotografia, Scultura e Installazione, Video e Performance.
Il Premio ha raccolto, anche per questa edizione, un numero significativo di adesioni: sono infatti 1094 le opere inviate dagli artisti che hanno risposto al bando, con partecipazioni provenienti da 36 paesi diversi.
A tema libero e senza vincoli di età, il Premio Combat, sin dalla sua nascita, dà voce ai talenti emergenti e alle sperimentazioni artistiche più innovative, ponendosi in prima linea nel documentare le diverse vie percorse dagli artisti contemporanei e le loro risposte alle contraddizioni politiche, sociali e umane della nostra contemporaneità.
Il Combat Prize 2024 si conferma dunque come un luogo privilegiato di convergenza e riflessione sulle tematiche dell’arte contemporanea italiana e internazionale.
La giuria del Premio Combat 2024 è composta da figure di spicco nel panorama artistico: Francesca Baboni (curatrice indipendente), Lorenzo Balbi (direttore MAMbo Bologna), Andrea Bruciati (direttore di Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli), Davide Ferri (curatore indipendente), Angel Moya Garcia (co-direttore delle arti visive presso Tenuta dello Scompiglio) e Stefano Taddei (curatore indipendente).
Tra le novità di questa quindicesima edizione del Premio Combat spicca la partecipazione dell’artista egiziano Moataz Nasr, rappresentato dalla Galleria Continua di San Gimignano, che sarà il guest artist di quest’anno. Nasr presenterà, fuori concorso, la sua opera Arabesque, realizzata con fiammiferi dalle teste colorate che formano intricati motivi decorativi. L’opera richiama i classici ornamenti dell’architettura islamica, utilizzati in moschee e palazzi, ma introduce anche un senso di precarietà: ogni fiammifero, pur contribuendo all’armonia complessiva, rappresenta un potenziale pericolo, suggerendo la possibilità di un’improvvisa esplosione che può cancellare l’ordine estetico.
La mostra si concluderà il 5 ottobre con la premiazione dei vincitori presso il Museo Fattori, dove verrà assegnato il Premio Combat, del valore di diecimila euro, conferito dalla giuria a uno degli ottanta finalisti. Oltre a questo, ci saranno premi in denaro per i vincitori delle cinque sezioni e il Premio Speciale Gallerie: sei gallerie di primo piano nel panorama contemporaneo e uno spazio indipendente (SAC, Livorno) selezioneranno ciascuna un artista tra i finalisti, per avviare una nuova collaborazione che si concretizzerà in una mostra personale o collettiva nei propri spazi nella stagione 2024/25, proseguendo così il dialogo iniziato durante il Premio.
Torna, inoltre, in questa quindicesima edizione, il Premio della Giuria Popolare, che permetterà al pubblico di esprimere le proprie preferenze sulle opere in concorso.
Inaugurazione sabato 21 settembre, alle 17, ai Granai Villa Mimbelli, in via Sant’JAcopo in Acquaviva 65.
Info su https://www.premiocombat.it/.