Arezzo – Una grande iniziativa internazionale dedicata a Vasari in occasione dei 450 anni dalla morte, che vedrà giungere ad Arezzo oltre cento opere tra inediti, pale monumentali e capolavori provenienti dalle più note istituzioni estere, come Metropolitan Museum of Art, Albertina Museum, Musée du Louvre – e italiane –: Gallerie degli Uffizi, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Chiesa di Santa Maria Novella, Biblioteca Vaticana e Castello Sforzesco.
Fino al 2 febbraio 2025, nella Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea e nei suggestivi spazi dell’ex Chiesa di Sant’Ignazio sarà allestita la mostra “Vasari. Il Teatro delle Virtù”, evento apice del programma di “Arezzo. La città di Vasari”, sistema di celebrazioni dedicato all’artista e intellettuale nella sua città natale promosso da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo.
Sensibile interprete dell’aria del tempo e insieme autore di notevoli innovazioni, unificando tutte le arti maggiori – pittura, scultura e architettura – Vasari praticò tenacemente il ricorso al linguaggio allegorico, inventando uno stile che divenne ricorrente nel Cinquecento. Tra le opere in mostra, tavole, tele e disegni sia di Vasari che di artisti coevi e collaboratori, insieme a lettere, manoscritti e volumi a stampa provenienti dall’Archivio Vasari, oltre all’eccezionale presenza di imponenti pale d’altare.
Saranno otto le sezioni in cui si articolerà il percorso espositivo, pensate per presentare non solo l’opera dell’artista aretino, ma anche la sua rete di relazioni e le novità di cui fu interprete e che avrebbero cambiato per sempre la storia dell’arte. Il percorso di vita e di lavoro del maestro sarà valorizzato in “Giorgio Vasari, un gigante dell’arte”: l’artista, l’architetto degli Uffizi e delle Logge, la famiglia, la fama come scrittore, l’incontro e il favore dei Medici, l’amicizia con Michelangelo, il rapporto con Bronzino, la fedeltà alla sua città nella quale volle essere sepolto. Domina la sezione il cosiddetto “Autoritratto degli Uffizi”, opera di Giovanni Stradano che celebra il ruolo dell’aretino presso la corte del Granduca.
Si prosegue con “Il giovane Vasari: una formazione d’eccellenza”: grazie ad una profonda educazione umanistica, Giorgio seppe costruire già dalla prima gioventù i contatti che lo portarono a girare l’Italia. A testimonianza troviamo carteggi rari e pubblicazioni, oltre a straordinarie opere pittoriche della prima fase fiorentina, come le “Tentazioni di San Girolamo”, normalmente esposte alle Gallerie degli Uffizi. Un focus speciale sarà dedicato, in “L’apoteosi delle Virtù”, alla nascita del linguaggio allegorico per immagini e alle invenzioni visive che furono apprezzate non solo dai Medici, ma anche dai pontefici Pio IV e Pio V, nonché dal cardinale Alessandro Farnese, che incoraggiò Vasari a scrivere “Le vite”.
A impreziosire la sezione, opere rarissime come “Allegoria del sonno”, “Allegoria dell’oblio” e lo splendido studio a penna e inchiostro con “Le Primizie della Terra offerte a Saturno”, preparatorio per l’affresco della Sala degli Elementi in Palazzo Vecchio, concesse in prestito dal Met di New York.
Per rendere la mostra fruibile anche al pubblico più giovane è stata creata una serie di percorsi per le scuole, diversificati e calibrati. Il progetto, dal titolo “Incontrare Giorgio Vasari”, ha la finalità di accompagnare bambini e bambine, ragazzi e ragazze, proponendo modi coinvolgenti di fare esperienza dell’arte, rendendo i contenuti più accessibili.
La mostra è a cura di Cristina Acidini in collaborazione con Alessandra Baroni. Info e ticket: www.vasari450.it.