Dal 22 gennaio al 19 aprile 2025, la Certosa e Museo di San Martino a Napoli ospita una straordinaria esposizione intitolata “Didier Barra e l’immagine di Napoli nel primo Seicento”. Curata da Pierluigi Leone de Castris, la mostra è promossa dalla Direzione regionale Musei della Campania con il supporto della Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura.
Questa iniziativa si colloca all’interno della sezione “Immagini e memorie” del museo, un percorso dedicato a documentare lo sviluppo urbano e la storia di Napoli attraverso mappe, incisioni e testimonianze storiche che coprono un arco temporale dal Quattrocento all’Ottocento. L’obiettivo principale è offrire un approfondimento sulla rappresentazione della città partenopea nei primi decenni del Seicento, un periodo in cui cartografie rare e vedute su tela contribuirono a creare un vero e proprio “genere” artistico molto apprezzato dall’aristocrazia dell’epoca.
Un elemento centrale della mostra è rappresentato dalle vedute dipinte attribuibili alla bottega di Didier Barra e François de Nomé, due artisti originari di Metz, in Lorena, che collaborarono a Napoli durante il XVII secolo. Per decenni, gli studi hanno spesso fuso le loro opere sotto l’enigmatica figura di “Monsù Desiderio”, un nome collettivo che ha generato dibattiti tra storici e critici d’arte. L’esposizione cerca di chiarire questo enigma, restituendo a Didier Barra il suo ruolo di specialista delle vedute urbane e analizzando le sue interazioni con incisori e cartografi attivi in quegli anni.
Tra i pezzi più significativi in mostra figurano opere firmate di Barra, documenti d’archivio recentemente scoperti e una selezione di dipinti inediti provenienti da collezioni pubbliche e private. Inoltre, i visitatori potranno ammirare la rara incisione di Alessandro Baratta, risalente al 1627-29, conservata proprio nel Museo di San Martino. Questi lavori offrono uno spaccato unico sulla topografia della Napoli seicentesca, illustrandone i quartieri, le strade, le chiese e i castelli, quando la città era una capitale di primaria importanza nel Viceregno spagnolo e uno dei principali porti del Mediterraneo.
La mostra rappresenta un’occasione imperdibile per immergersi nella storia e nell’arte di Napoli, esplorando il legame tra rappresentazione visiva e sviluppo urbano. L’accesso è incluso nel biglietto ordinario del museo e, per chi possiede il pass campania>artecard, rientra nei circuiti delle agevolazioni.
Un appuntamento da non perdere per chi desidera scoprire il fascino senza tempo della città partenopea e le sue straordinarie rappresentazioni artistiche.
Mario Conforto