È stato un weekend all’insegna della danza quello vissuto al Palaceramiche di S. Stefano di Camastra preso d’assalto da tanti atleti che non hanno voluto mancare a questa tappa regionale,
in quanto hanno avuto modo di confrontarsi tra loro nelle varie discipline. Un weekend molto intenso particolarmente apprezzato dal pubblico che ha gremito le tribune del Palaceramiche di S. Stefano Camastra che si è rivelato “teatro” ideale per questo tipo di manifestazione. Un pubblico che ha assistito a qualcosa come 32 ore di ballo interpretato da un numero considerevole di atleti provenienti da tutta la Sicilia che hanno saputo regalare un degno spettacolo. Sotto l’attenta supervisione del direttore di gara Lele Federico, responsabile nazionale Csen, tutto è andato secondo i programmi per la soddisfazione di tutto il team organizzativo capeggiato da Ivan Poma e Tony Ingraiti.
La danza sportiva esercita un certo appeal ed è in forte crescita, grazie anche ai tanti progetti che vengono proposti nelle scuole per riuscire ad attirare tanti giovani atleti. Nel corso della manifestazione si sono alternate le meravigliose coreografie alle quali hanno preso parte gli atleti, in un viaggio affascinante che ha esplorato l’evoluzione della danza, dai suoi albori fino ai giorni nostri. Ogni esibizione andata in scena è stata frutto del duro lavoro e della dedizione di insegnanti e allievi, che hanno studiato e praticato con passione ogni coreografia per portare sul palco la storia della danza. Il trasporto del pubblico ad ogni movimento, ritmo e melodia, è stata la naturale conseguenza della celebrazione della bellezza e l’evoluzione di quest’arte senza tempo.
Con questo evento S. Stefano di Camastra si conferma una piazza importante della danza sportiva, offrendo una piattaforma di prestigio per talenti emergenti e professionisti affermati. La risposta del pubblico è stata a tutti gli effetti oltre le aspettative: tribune gremite per questa due giorni che lascia ben sperare per un prossimo futuro, per continuare a crescere e migliorare quanto di buono già viene fatto.