

La mostra fotografica personale dell’attore e regista Federico Vigorito, ospitata nello Spazio Brizzolari, è un viaggio intimo e potente attraverso il ritratto ambientato a teatro. Ogni scatto cattura l’essenza di un volto che si fonde con il palcoscenico, in un dialogo sottile tra il soggetto e lo spazio che lo circonda. Le fotografie di Vigorito raccontano storie silenziose: i ritratti sono sospesi in una dimensione liminale, dove la persona ritratta sembra esistere a metà strada tra realtà e finzione scenica.
I giochi di luce teatrale amplificano le emozioni, scolpendo i lineamenti e trasformando i corpi in presenze quasi scultoree. Gli sfondi — quinte , sedute , sipari socchiusi — diventano parte integrante della narrazione visiva, evocando il fascino del teatro come luogo di continua metamorfosi. Vigorito dimostra una grande sensibilità nel cogliere la vulnerabilità dei suoi soggetti: gli attori, fuori dal ruolo, sembrano rivelare qualcosa di sé proprio nel momento in cui il sipario è abbassato. Lo sguardo, spesso rivolto fuori campo o verso l’obiettivo con una dolcezza disarmante, suggerisce un’introspezione che trascende il semplice ritratto, trasformandolo in un ritaglio di vita vissuta, in una pausa di verità. La scelta del teatro come ambientazione non è casuale: il palcoscenico diventa metafora dell’esistenza, uno spazio dove l’identità si scompone e si ricompone sotto la luce dei riflettori. Vigorito sembra suggerire che, proprio come sul palco, anche nella vita siamo tutti attori in cerca di un ruolo, e che forse il momento più autentico è quello in cui smettiamo di recitare. Con questa mostra, Federico Vigorito offre allo spettatore uno sguardo delicato e profondo sulla complessità dell’animo umano, restituendo al ritratto fotografico la sua dimensione più teatrale.