
Ad Isernia, grande affluenza di pubblico per assistere al “Grande Corteo in Maschera” organizzato nell’ ambito del Carnevale Europeo delle Maschere Zoomorfe, una manifestazione dedicata alle celebrazioni del Carnevale tradizionale tipico delle aree interne.
Una tre giorni di eventi ed incontri a tema che ha unito storia, folklore, musica e usanze di diverse culture.
Per la sfilata finale i figuranti hanno indossato i costumi ispirati agli animali selvatici, quali l’orso, il cervo, ed altre specie che popolano le zone di montagna, e che un tempo avevano un preciso significato simbolico anche per quanto riguarda lo svolgimento dei rituali pagani legati alle diverse stagionalità.
I riti legati alla natura che un tempo caratterizzavano le celebrazioni del Carnevale, accomunano molti paesi dell’ area isernina, ma sono tipici anche di altre località sia italiane che estere. Alla sfilata di sabato infatti, oltre ai due gruppi rappresentanti il Molise, hanno partecipato squadre in maschera provenienti dalla Liguria, dal Piemonte, dalla Sardegna e dalla Basilicata. Dall’ estero sono giunti invece partecipanti da: Francia, Macedonia, Slovenia e Bulgaria.
Il corteo numeroso composto da 12 gruppi, per un totale di 300 figuranti, è partito alle 17.00 da Piazza della Repubblica, proseguendo per le strade del centro abitato.
La manifestazione si è conclusa con il concerto in Piazza Andrea d’ Isernia, dove si è esibita la Nuova Compagnia di Canto Popolare.
Sono stati oltre 30 mila i visitatori ad Isernia che hanno contribuito all’economia locale. I turisti sono arrivati principalmente da: Campania, Lazio, Puglia, Basilicata, Toscana e Marche. L’ evento, giunto alla terza edizione, conferma il grande interesse verso il Molise che si è creato al di fuori dei confini regionali. Il Carnevale Europeo delle Maschere Zoomorfe è stato organizzato e promosso dall’associazione Artemide, in collaborazione con la Regione Molise, la Provincia, i Comuni di Campobasso ed Isernia, la Pro Loco della città e la Camera di Commercio del Molise.
La sfilata il giorno successivo si è spostata a Campobasso: il capoluogo è stato allegramente invaso dalle maschere. Il programma ha previsto prima la sfilata per il corso centrale tra centinaia di curiosi, poi, l’ arrivo e i saluti al Mercato Coperto. I costumi, la rappresentazione delle pantomime tradizionali, accompagnata da soli movimenti e il suono d’antico hanno fatto comprendere come sia molto forte il legame tra l’ uomo e i simboli della natura. Appuntamento allora al prossimo anno, dato che è già iniziata l’organizzazione dell’edizione 2026.