Dopo un anno di stop e le incertezze delle ultime settimane per i livelli molto alti di inquinamento dell’aria, i panevin torneranno a sfavillare in quasi tutta la marca trevigiana. Il bollettino dell’Arpav, con livelli di allerta 0 (zero), ha rassicurato il sindaco di Treviso Mario Conte, che ha confermato l’accensione dei falò per l’Epifania.
I Panevin sono un rito tradizionale diffuso in tutto il Veneto e nella provincia di Treviso in segno di augurio per un anno di abbondanza ma è anche un momento in cui la comunità si raccoglie per stare in compagnia. I roghi, accompagnati dalla degustazione di vin brulé e di pinza dolce tipico di questa festa, sono accesi la sera del 5 gennaio, la vigilia della Epifania, altri invece il 6 gennaio o nelle date di ricorrenza dei Santi Patroni dei paesi.
Le origini del panevin sono sicuramente antichissime. Nato come rito che coinvolge il fuoco e la terra, nella fede cristiana simboleggia la stella cometa che illuminò la strada ai Re Magi.
Il fuoco propizia il nuovo raccolto e brucia tutto il male che c’è sulla terra.
Nelle campagne venete è ancora viva la tradizione delle pire di fuoco, chiamate anche foghère, ossia grandi falò propiziatori. Mentre bruciano, infatti, gli anziani usano guardare in che direzione vanno le faville per trarre auspici per il nuovo anno appena iniziato.
Originariamente il panevin celebrava col fuoco il solstizio d’inverno che, secondo il Calendario Giuliano, cadeva il 25 dicembre; tale evento coincise in seguito col giorno della nascita di Gesù ed infine fu spostato di 12 giorni alla vigilia dell’Epifania.
I Celti, per esempio, accendevano dei fuochi per ingraziarsi la divinità relativa e bruciavano un fantoccio rappresentante il passato.
Il panevin è composto da un cumulo di rami secchi, sterpaglie, legna. Con una base circolare di 3-4 metri di diametro, può raggiungere anche i 10 metri di altezza.
Il primato del panevin più alto appartiene al comune di Arcade. Come da tradizione, (siamo alla 57 esima edizione) i volontari dell’associazione alpini del gruppo di Arcade hanno iniziato a prepararlo il 26 dicembre ed ha raggiunto i 9 metri e mezzo di altezza. Anche quest’anno ad accenderlo, alle 21, sarà il presidente Luca Zaia.