Temperature medie Trento e Pisa, elaborazione Giacomo Poletti
Come bellezza il Campo dei Miracoli ce lo invidia tutto il mondo, anche se piazza Duomo a Trento ha tanto fascino, soprattutto con le luci invernali. Sullo skyline di Trento ci sono le torri, Verde-Vanga-Civica, un’altra categoria comunque rispetto alla mitica torre pendente pisana. Trento e Pisa hanno delle belle università, ma dovrebbero essere in due aree climatiche ben distinte: decisamente mediterranea Pisa, continentale Trento.
Giacomo Poletti, grande appassionato di meteo che dispensa spiegazioni e consigli molto utili sulla meteorologia alpina ogni giorno sulla sua pagina Facebook fa notare come la temperatura media calcolata nel 2023 al Santuario delle Laste a Trento, 14,3°C, sia uguale alla media registrata fra il 1960 ed il 1990 a Pisa. Stanno partendo le gemme degli alberi più precoci, si sente il picchio che di solito arriva qualche mese dopo.
Il climatologo Roberto Barbiero, di ritorno dalla Cop28 a Dubai, ha fatto notare che il 18 ed il 19 dicembre la temperatura non è mai scesa sotto zero a Cima Presena, 3015 metri sul livello del mare, sul confine fra Trentino e Lombardia.
Le temperature fra il 16 ed il 19 dicembre 2023 a Cima Presena (3015 metri slm), Roberto Barbiero
Poletti ha messo in fila sulla sua pagina Facebook una serie di dati meteo riguardanti il Trentino, che non hanno bisogno di ulteriori commenti…
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– 1° gennaio: record di temperatura minima giornaliera più elevata per il primo mese dell’anno in val di Non e in val d’Adige.
– 1-12 gennaio: a Trento temperature medie del periodo uguali alla media storica di Roma Ciampino.
– Febbraio: siccità protratta dal 2022; lago di Garda sotto media di mezzo metro, Adige ai minimi di portata trentennale.
– 24 febbraio: record di temperatura minima più elevata a febbraio in Alto Garda.
– Aprile e maggio: unici due mesi più freschi della norma nel 2023.
– 2 e 17 maggio: alluvioni catastrofiche in Emilia.
– Giugno: mese caldissimo e di nuovo secco.
– Luglio: record di temperatura per le acque dell’Atlantico settentrionale.
– 13 luglio: grandine enorme a Sarentino (record per l’Alto Adige) con chicchi di 10 cm; 30° a mezzanotte a Trento.
– 19 luglio: grandinata con chicchi fino a 8 cm a Ville di Giovo. A Roma +40.9°, record storico per la città.
– 25 luglio: altra stoccata grandinigena in Trentino, record europeo di diametro di un chicco (19 cm) ad Azzano Decimo, in Friuli.
– 22 agosto: record di altezza dello zero termico sulle Alpi e per la Svizzera oltre i 5300 metri; a Trento massima estrema annua di +36.6°, record storico per l’ultima decade agostana così come in Paganella (+15.6°).
– 8, 9 e 10 settembre: ondata di calore estrema in Europa con record di caldo per settembre in Trentino (ad es. Careser).
– 30 ottobre: record di pioggia in 24 ore fra Arco e Dro (Marocche 149.0 mm).
– 23 dicembre: foehn e record storici di temperatura per dicembre a Malè, Riva, Arco, e a Verona, Modena, Ferrara, Bologna e altri centri della Pianura Padana in molti casi con dati dalla fine del 1800.
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Aspetti che mettono molto in difficoltà agricoltura, rapporti fra Trentino e Lombardia/Veneto legati ai deflussi idrici visti i forti sbalzi che avvengono nelle stagioni. A essere in difficoltà è anche in generale il turismo, con le zone sotto i mille metri sul livello del mare che già da tempo sono in difficoltà a garantire l’innevamento. Per prenderla un po’ alla leggera e col sorriso attendiamo la notte di San Paolo, fra il 24 ed il 25 gennaio, quando saranno le cipolle a vaticinare come sarà l’annata meteorologica 2024. Sperando in una maggiore normalità.
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