


Le GiornateFAI in toscana, organizzate dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano, che quest’anno ha presentato un’edizione speciale per i 50 anni dalla nascita nel 1975. Insieme alle istituzioni, cittadini e volontari, scopre e cura tanti luoghi speciali, con lo scopo di divulgare la conoscenza del patrimonio storico, artistico e culturale italiano. “Apriamo al pubblico luoghi normalmente poco conosciuti – ha spiegato Rosita Galanti Balestri, presidente FAI Toscana. Da Firenze vi segnaliamo tre luoghi scelti per il programma:
– Villa Vittoria, una villa realizzata alla fine dell’Ottocento dagli Strozzi di Mantova e poi acquistata da Alessandro Contini nel 1931, che la dedicò alla moglie Vittoria. Oggi parte del complesso di Firenze Fiera che ne ha fatto la sua sede dal 1965. A pochi passi dalla Stazione di Santa Maria Novella e dalla Fortezza da Basso, Villa Vittoria, offrirà la possibilità di viversi l’esperienza della residenza storica, oggi solitamente aperta solo al turismo congressuale;

– Palazzo Lenzi Quaratesi, in Piazza Ognissanti, sede del Consolato Onorario di Francia, e dell’Institut Français di Firenze, il primo di Cultura all’estero nel mondo, che svolge un ruolo di intercultura fondamentale. Sede della realtà francese dal 1911, poi acquistata dallo stato francese nel 1949. Orgoglioso di questa iniziativa anche il console onorario Guillaume Rousson; Il percorso inizia dal piano nobile, con le fastose sale di rappresentanza, ed il Teatrino, oggi trasformato in spazio espositivo nella Galleria Pisani. Al secondo piano, la sala di lettura di J. Luchaire conserva l’assetto voluto dagli architetti Moreux e Gamberini nella ristrutturazione del dopoguerra. Infine, la visita si concluderà nella moderna Biblioteca-Mediateca, progettata nel 2015 nello spazio che un tempo era un cortile quattrocentesco;
– infine, il viale dei cipressi del Cimitero Evangelico degli Allori, inaugurato nel 1878 e voluto dalle chiese evangeliche fiorentine (Anglicana, Battista, dei Fratelli, Luterana, Riformata Svizzera e Valdese) per dare degna sepoltura ai non cattolici che non venivano accolti dai cimiteri della città, soprattutto dopo la chiusura del Cimitero degli Inglesi, in Piazza Donatello, in seguito alla legge che decretava in 100 metri la distanza minima dei cimiteri dal centro abitato. Tra le sepolture di rilievo troviamo: Arnold Boecklin, pittore svizzero, Frederick Stibbert collezionista d’arte britannico, il critico d’arte Roberto Longhi, la scrittrice Oriana Fallaci, l’architetto Leonardo Savioli e la scrittrice inglese Vernon Lee, pseudonimo di Violet Paget.
In prossimità della citta di Firenze, nel comune di Campi Bisenzio, invece, la visita prevede la scelta di Palazzo Benini e del Teatro Dante, che rappresentano due esempi della trasformazione del comune da centro agricolo a polo industriale. Soddisfatta anche Federica Petti, vicesindaca del comune, e Carlo Francini capo delegazione del Fai di Firenze. “Il Fai ci aiuta a far conoscere la Toscana più bella e spesso la più nascosta – ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, intervenuto alla presentazione insieme alla capo di gabinetto Cristina Manetti – . Pensiamo al percorso d’arte e bellezza di San Giovanni Valdarno, o il castello e il borgo di Capalbio. Oppure ai luoghi che abbiamo a Lucca, Pisa, Grosseto e in tutte le altre province”.
Elena Maria Petrini