Il suo habitat naturale è tra le rocce che costeggiano le gole del Raganello nel territorio cosentino di Civita, in pieno cuore del Parco Nazionale del Pollino. Qui è stato reintrodotto a partire dagli anni 2000 dove gli avvistamenti effettuati negli anni l’ hanno collocato a circa 1200 metri di altezza. Il principe del Raganello è il Grifone, scientificamente identificato come ‘Gyps Fulvus’, che porta con sé ali maestose capaci di raggiungere in età adulta una larghezza di due metri e quaranta centimetri ed in alcuni casi anche di poco meno di tre metri. Una specie rara dunque, definita come il più grande uccello della Calabria e che ne caratterizza l’avifauna già di per sé molto ricca.
A fare luce su questi esemplari, il ritrovamento nel 2020 di un Grifone che da Civita si era spinto fino a Cirella, dal versante ionico a quello tirrenico, attraversando il cielo per ben oltre 70 chilometri. Proprio da questo episodio si è compresa la grande capacità di questo uccello di migrare da un luogo all’altro senza grandi problemi. A conferma di questa capacità, l’avvistamento a 1200 metri d’altezza di un altro esemplare, questa volta nel Parco Nazionale della Sila a San Giovanni in Fiore, ovvero 140 chilometri oltre il suo habitat abituale.
Il che significa che il Grifone calabrese è in grado di ampliare il proprio raggio di distribuzione territoriale e di adattarsi alle varie morfologie regionali.
L’avifauna calabrese è dunque ricca di sorprese e poggia le sue fondamenta sulla capacità conservativa, di reintroduzione della specie e di ripopolamento.