Fa un certo effetto trovare lunedì 19 agosto, due pagine (20 e 21) del quotidiano francese La Croix dedicate al sito archeologico di Pietrabbondante (Is). “Un istituto italiano sulle tracce perdute dei Sanniti” è il titolo dell’articolo principale firmato da Laure Giuily. L’autrice è stata a Pietrabbondante lo scorso 9 agosto come attesta la didascalia di una foto a pagina 20.
Il Molise, che viene definito regione del Centro Italia “povera e spopolata”, contiene questi sette ettari nei quali “ogni pietra racconta la storia della vita dei Sanniti” che vi si erano stabiliti tra il V e il I secolo a. C. Sito abbandonato con la nascita dell’impero romano. Furono i Borboni nel XIX secolo a riscoprire alcuni edifici a cominciare dal famoso anfiteatro all’aperto dedicato alle riunioni politiche.
Nell’articolo troviamo un dialogo con Adriano La Regina, archeologo ed etruscologo, presidente dell’Istituto nazionale di archeologia e professore emerito a La Sapienza di Roma. Fu proprio l’Istituto nazionale di archeologia a curare gli scavi di Pietrabbondante ormai una settantina di anni fa.
“Sappiamo poco sui Sanniti – dice La Regina – perché non abbiamo degli scritti storici. Tutto quello che abbiamo proviene dalle scoperte archeologiche”. Il professore racconta anche della ripresa degli scavi attorno al 2000 ad opera di giovani archeologi tedeschi, francesi e americani.
Palma D’Amico, che lavora da vent’anni sul sito, racconta nell’articolo alcuni particolari tra i quali il disagio di un rapporto sospettoso con gli abitanti della zona che percepiscono gli archeologi come stranieri che attraversano la loro terra. La D’Amico lamenta anche il budget sempre più ridotto dedicato alla cultura e alla ricerca.
Sulla spalla di pagina 21 leggiamo un pezzo del numismatico Simone Boccardi che ha cominciato a studiare Pietrabbondante attorno al 2009. “Lo studio della moneta offre mille informazioni sulla popolazione”, dice. “La moneta, infatti, è datata e permette di stabilire dei criteri cronologici e i rapporti economici e sociali con le regioni vicine”. Nel caso di Pietrabbondante con la Puglia, Roma e la Campania.
A Pietrabbondante dal 1950 ad oggi sono state rinvenute circa 1900 monete. La più copiosa scoperta di monete è avvenuta nel 2013 quando furono recuperati anche numerosi gioielli.