I bolognesi – soprattutto quelli gravitanti nel centro città – piangono Tiziana Del Regno, conosciuta come “la Controlla” della zona universitaria.
Questo soprannome risale a metà degli anni 2000 e la dice lunga sull’abitudine della donna di osservare silenziosamente la vita cittadina notturna, soprattutto nei luoghi della movida intorno a Piazza Verdi.
Tiziana, seppur a suo modo, aveva una grande sensibilità e non amava la solitudine. Era infatti solita scrutare i comportamenti degli studenti che si raggruppavano per passare insieme le serate e, senza disturbare nessuno, si spostava qua e là verso altre comitive di amici.
La donna, originaria di Civitavecchia e con problemi di alcoolismo, è deceduta a 47 anni sulla via Appia a Formia, in provincia di Latina – ove da gennaio scorso si era trasferita, ospite di una struttura religiosa – nella notte tra il 4 e il 5 maggio, investita sulle strisce pedonali da un’automobile. Poco importa se a cagionare la sua morte sia stato effettivamente l’incidente oppure se, colta da malore in mezzo alla strada, sia stata poi scaraventata ai suoi bordi. L’indagine è tuttora in corso. Quello che è certo è che il suo corpo è stato rinvenuto con addosso uno zainetto contenente dei versi poetici. E proprio da questi ultimi la donna è stata riconosciuta.
Il ricordo del parroco della comunità che la stava ospitando – don Mariano Salpinone – è toccante: «Ci portiamo nel cuore la nostra Tiziana. Per chi l’ha conosciuta, scriveva poesie, diceva di essere un’artista, ma beveva troppo».
Qualcuno la chiamava anche “poetessa” in virtù del suo hobby di scrivere poesie e commedie, alcune delle quali erano state da lei consegnate agli avventori dei bar e delle piazze centrali bolognesi. In passato aveva anche letto e interpretato una poesia composta da uno dei componenti dell’Associazione culturale ZooPalco di Ozzano dell’Emilia (Bologna).
Tiziana non aveva una dimora fissa. La sua casa erano le strade del centro città. Negli anni era divenuta un pittoresco personaggio popolare per il capoluogo emiliano: i bolognesi la ricordano gravitare nei luoghi pulsanti del divertimento e osservare i giovani, in silenzio.
Lo stesso silenzio che li ha ammutoliti quando hanno appreso del suo decesso.
Molteplici sono state le dediche alla donna sui social: dimostrazione ulteriore, questa, dell’affetto provato per lei dagli studenti bolognesi, di vecchia e nuova generazione.
Si sta anche già pensando a qualche iniziativa da promuovere per tenere vivo il suo ricordo in città.
Intanto i Pinguini Tattici Nucleari, durante il concerto tenuto all’Unipol Arena di Bologna lo scorso 15 maggio, hanno dedicato alla donna un loro brano musicale: Antartide. Concludiamo con la dedica della band bergamasca, per voce del frontman Riccardo Zanotti: «Questo pezzo è per la Controlla, forse non tutti la conoscete, andate a leggere la sua storia. Questa canzone è un viaggio magico e anche la sua vita è stata come una magia».