La macchina organizzativa si è già messa in moto in prossimità del tradizionale appuntamento del Carnevale stefanese, una delle feste più vivaci e colorate dell’anno. Il Carnevale stefanese è molto sentito, i carnevalari, i gruppi, stanno lavorando da mesi senza sosta per la riuscita di una festa che a S. Stefano di Camastra coinvolge tutti e attira tanta gente anche da fuori. Un gruppo di lavoro da tempo si è già messo in moto per cercare di coinvolgere quanta più gente possibile, affinché si possa redigere un programma di tutto rispetto in grado di soddisfare grandi e piccini. La farraginosa macchina organizzativa lavora in maniera incessante per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti, essendo che il carnevale è la festa di un popolo e di una comunità che ama divertirsi, per cui tutti dovremmo impegnarci per viverla al meglio, senza polemiche, divertendoci tutti insieme e in sicurezza. L’auspicio, che si possa dar vita ad un lavoro sinergico che possa garantire festa e accoglienza a chi vi prenderà parte, in maniera da viverla in serenità, visto che il carnevale è sinonimo di divertimento. Le maschere carnevalesche hanno una storia affascinante, questi simboli hanno trasformato il Carnevale in un momento di creatività e teatralità, diventando nastri narrativi del folklore locale. Icone come Arlecchino, Pantalone e Colombina sono solo alcune delle maschere che hanno guadagnato notorietà nel corso dei secoli. La maschera non è solo un travestimento: è un simbolo che celebra le tradizioni locali, racconta storie e riflette le dinamiche sociali. Durante il Carnevale, le maschere hanno la funzione di svincolare gli individui dalle loro identità quotidiane, permettendo una profonda immersione nel divertimento e nella spensieratezza. Il Carnevale termina ufficialmente con il Martedì grasso, segnando un passaggio importante verso il periodo di Quaresima. Questo giorno è considerato “grasso” proprio perché rappresenta l’ultima opportunità di indulgenza prima delle privazioni previste dalle festività religiose.