Una mostra lunga un anno per immergersi nella preziosa arte delle maioliche toscane.
E’ ciò che propone il museo di Palazzo Chigi a San Quirico d’Orcia, in provincia di Siena, dove è stata appena inaugurata l’esposizione permanente dedicata alle maioliche senesi, un omaggio alla storica tradizione della ceramica che ha reso celebre la città nel Settecento. La mostra, realizzata grazie alla donazione di 54 pezzi da parte di privati cittadini – Giorgio Botarelli, Alberto Fiore e Paolo Naldi – rappresenta il nucleo iniziale di un futuro museo dedicato alla ceramica dell’area senese.
Ceramiche e maioliche tra storia e arte – L’esposizione si articola in dieci teche al piano nobile di Palazzo Chigi, mettendo in mostra una collezione di maioliche risalenti alla prima metà del XVIII secolo.
I pezzi provengono in gran parte dalla vaseria di Fonte alla Vena di San Quirico d’Orcia, attiva tra il Seicento e il Settecento sotto la proprietà dei Chigi Zondadari e da botteghe ceramiche senesi.
I manufatti raccontano la storia di una tradizione artigianale che unisce estetica e funzionalità, testimonianza del ruolo centrale della ceramica nell’arte e nella vita quotidiana.
Le maioliche esposte non sono solo opere d’arte, ma anche strumenti culturali e sociali, con tipologie che spaziano da crespine decorate, utilizzate per la frutta e come elementi ornamentali, a acquasantiere e orcioli destinati a usi religiosi o farmaceutici. Alcuni esemplari, inoltre, sono legati al pittore romano Bartolomeo Terchi, che condusse la vaseria di Fonte alla Vena dal 1717 al 1724, realizzando piatti istoriati, piastre ovali e piastrelle raffiguranti paesaggi con viandanti, destinate alla decorazione d’interni.
Un libro dedicato – Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti il sindaco Marco Bartoli, i curatori Ugo Sani, Gianni Mazzoni e Carlo Pizzichini, insieme ai donatori. Durante l’evento è stato presentato il libro “Maioliche a San Quirico d’Orcia”, un approfondimento dedicato alla collezione e alla tradizione ceramica del territorio.
Il sindaco Bartoli ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa: “Le ceramiche di San Quirico rappresentano un ponte tra epoche e culture, un dialogo tra passato e presente. Questi manufatti raccontano storie di artigiani che con amore e maestria hanno tramandato tecniche e tradizioni, arricchendo il nostro patrimonio culturale”.
La mostra sarà visitabile fino al primo gennaio 2026 nelle sale di Palazzo Chigi, che si trova in piazza Chigi 4/A. La rassegna è aperta al pubblico sette giorni su sette, dalle 10.30 alle 18, orario continuato.
Palazzo Chigi Zondadari è un significativo esempio di architettura barocca risalente al XVII secolo. La sua maestosa facciata in pietra si distingue nettamente dagli edifici circostanti, conferendo al palazzo un aspetto imponente. Acquistato dal Comune negli anni Ottanta, l’edificio è stato oggetto di un accurato restauro che ne ha preservato il valore storico e architettonico. Oggi, il palazzo ospita la sede dell’amministrazione comunale e gli uffici del Comune, mentre l’ultimo piano è dedicato a mostre temporanee, tra cui una permanente sulla storica festa del Barbarossa.
San Quirico d’Orcia è un’autentica perla della campagna senese, meta di turisti e di amanti della fotografia per i panorami e gli scorci unici: un vero paradiso per gli occhi e per il cuore. Un fiore all’occhiello per il nostro Paese.