Il 15 gennaio è una data molto importante per le genti alpine perché si festeggia San Romedio. Il santo, celebre per la rappresentazione iconografica con l’orso al guinzaglio, viene celebrato nel santuario dell’omonima località in Valle di non in Trentino. Vissuto nel IV secolo dopo Cristo, San Romedio nacque a Thaur in Tirolo e basta osservare gli ex voto all’interno del santuario per capire come la sua popolarità vada oltre il Trentino, coinvolgendo anche molti fedeli dell’area tedesca. C’è anche un cammino segnato in 12 tappe che congiunge Thaur a San Romedio.
Il 14 gennaio 2025 si è svolto un partecipato pellegrinaggio dalla basilica dei martiri anauniensi di Sanzeno fino al santuario di San Romedio, tre chilometri suggestivi per arrivare fino alla rupe impervia dove si trova la tomba del santo. Un’esperienza serale all’insegna della speranza, del coraggio e della forza che dà il pellegrinare.
Il santuario di San Romedio è un santuario dedicato alla figura dell’eremita San Romedio, situato su una roccia sporgente nella Val di Non, vicino Sanzeno nel territorio comunale di Predaia. Il santuario è formato da cinque chiese costruite nell’arco di circa novecento anni fra il 1000 e il 1918. Le cinque chiese sono a ridosso di una parete rocciosa e comunicanti tra loro da una scalinata di 130 gradini. Visitato annualmente da 200 000 pellegrini, è curato da due frati dell’Ordine di San Francesco d’Assisi.
Perchè è molto conosciuto Romedio? Visse tra il IV e il V secolo, erede di una ricca famiglia bavarese nei pressi di Innsbruck e proprietario di saline nella valle dell’Inn e di un castello. In un viaggio a Roma, dopo un pellegrinaggio donò tutti i suoi beni alla chiesa,di conseguenza divenne eremita nella Val di Non vivendo in alcune grotte esistenti ancora oggi nei pressi del santuario.
La chiesa originaria intitolata a San Romedio sorse attorno al 1000 sulla tomba del Santo, le pietre per costruirla furono portate dai pellegrini di quel periodo. Il culto a San Romedio venne riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa nel 1300 e la devozione al Santo aumentò molto nel XV secolo, quando il santuario venne visitato da molti pellegrini.