La scelta del papà del gnoco è una cosa seria a Verona. A pochi minuti dalla chiusura del seggio aperto nel Museo del Carnevale “Luigi D’Agostino – Ginetto” in vicolo Provolo la fila di votanti era ancora bella lunga nonostante la giornata uggiosa.
Tre le liste. La campagna elettorale si è protratta fino all’ultimo istante con qualche colpo basso dell’ultima ora. Ogni mezzo per sostenere il proprio candidato è stato utilizzato. Anche qualche passeggino e bambini portavano il numero della lista proposta.
E dopo la coda serissimo il riconoscimento con documento alla mano, consegna della scheda, ingresso nella cabina e deposito nell’apposita urna. Con i rappresentanti di lista a vigilare in costume.
Per sapere chi tra il Masto (Stefano Mastini), il Mister Karim Grigoli (il più giovane dei tre) e il Bisteca Andrea Bastianelli per 12 mesi sarà detentore del piron (forchettone) riservato al papà del gnoco, il nuovo che avanza o la tradizione familiare che si conferma, bisognerà aspettare. Il risultato probabilmente lunedì e poi l’investitura ufficiale martedì alla Gran Guardia che ancora fino a domenica ha ospitato la mostra dei Presepi dal mondo.
L’attivissimo comitato del Carnevale di Verona intanto ha già dato il via ad un’altra iniziativa, “CarnevaliAmo Arte per sempre” una raccolta fondi per la digitalizzazione di tutto l’archivio dedicato a questa significativa tradizione nata più di seicento anni fa. Fino al 16 febbraio il museo si trasforma in una galleria dove collezionisti e curiosi possono passeggiare tra materiale storico (foto, immagini, documenti) e le opere di dodici artisti contemporanei sparsi nel mondo e legati alla città scaligera. Diversità di materiali e tecniche è la caratteristica dei manufatti che potranno essere acquistati. Dalla classica tela a intonaco su iuta, disegni a colori sintetici. Il 20% del ricavato per ogni opera sarà devoluto per il progetto di digitalizzazione documentale dell’archivio storico del Bacanal del Gnoco di Verona, importantissimo traguardo sia per la conservazione di materiali storici ma anche per consentire ai curiosi e studiosi di tutto il mondo di fruire di informazioni pur non trovandosi di persona a divertirsi e festeggiare il carnevale. Uno spazio particolare è stato riservato alle opere dell’artista Renzo Sommaruga, nato a Milano ma cresciuto a Verona. L’idea di raccogliere in un solo grande archivio virtuale il patrimonio storico e culturale del Bacanal e dei 28 comitati cittadini, ognuno rappresentato da una maschera tradizionale, ha cominciato a prender piede verso la metà del 2021. I primi a mettere a disposizione del museo virtuale documenti, foto, immagini, ricordi, i figli di Luigi D’Agostino, per 55 anni presidente del Comitato del Bacanal. Tra i documenti più significativi e curiosi per ricostruire l’evoluzione storica di questa tradizione quelli del 1949 che attestano i rapporti con le istituzioni.
Le competenze tecniche e le strumentazioni necessarie per la digitalizzazione sono messe a disposizione dal Cedac (Centro educativo di documentazione arti circensi) di Verona.
L’ingresso all’esposizione è gratuito.