Quinto libro per il giornalista e scrittore campobassano Stefano Manocchio. Percorsi di memoria campobassana è stato dato alle stampe dalla Editrice Lampo. Incontro che ha ripercorso quarant’anni di ricordi legati ad una città che oggi è diversa.
Nella nostra intervista in podcast , Stefano Manocchio spiega che è un libro dei ricordi ma senza far prevalere la nostalgia, dentro la storia, ci sono due Campobasso, quella di quarant’anni fa e quella attuale, negli usi , costumi e nei comportamenti della popolazione, in cui emergono le differenze tra la Campobasso di un tempo e quella attuale. I giovani hanno abitudini, usi e costumi differenti, gli orari del divertimento sono stravolti ed è completamente diverso il modo di divertirsi. Gli obblighi non sono più tali e questo non sempre è un bene. C’è un minore attaccamento alle tradizioni, ma un’apertura maggiore al mondo. In sostanza i campobassani sono sempre meno campobassani. In una attenta lettura si capisce la posizione dell’autore, che afferma: lascio tutto all’interpretazione dei lettori, accetto le critiche di chi la vede diversamente.
Il libro è un tributo alla città di Campobasso per la positività vissuta in giovinezza. La narrazione è per una lettura che arriva a tutti, in 140 pagine. Il legame tra l’autore e la città è e resta molto forte, tanti i ricordi di quel periodo mai più ripetuto nel capoluogo e nella regione, dal calcio al basket maschile, la politica è tra gli argomenti principali, un ricordo molto personale di tutti i sindaci conosciuti e seguiti per motivi giornalistici. Tanta partecipazione e riscontro, Percorsi di memoria campobassana è stato accolto con molto interesse ed entusiasmo. A presentare l’evento nella sala consiliare del comune di Campobasso, Michele Falcione, i saluti istituzionali della sindaca di Campobasso, Marialuisa Forte, è intervenuta Adele Fraracci,assessore alla cultura, introduzione al libro di Antonio D’Ambrosio.