In un’ala oggi libera del cimitero di Borgo Panigale, Bologna Servizi Cimiteriali realizzerà – tra la fine di quest’anno e inizio 2025 – un impianto per la cremazione di cani, gatti e altri tipi di animali di affezione di piccola taglia. Il progetto – stimato in mezzo milione di euro – prevede anche una sala del commiato ove i proprietari potranno dare l’ultimo saluto ai “pelosi” che hanno allietato la loro quotidianità.
È questa una dimostrazione di come anche le istituzioni riconoscano il rapporto affettivo che si viene a instaurare tra gli umani e i loro amici a 4 zampe nel corso della loro convivenza. E Bologna si propone quale apripista di questo riconoscimento.
Il desiderio di far entrare in famiglia un animale domestico si è accresciuto in occasione del lockdown del passato ma è in progressiva spinta verso l’alto, come confermato dai dati risultanti nella cd anagrafe canina – cui sono iscritti anche i felini e gli altri piccoli animali domestici – che attualmente conta, solo su Bologna, oltre 30 mila cani.
Ricordiamo infatti che questi ultimi devono essere registrati nell’anagrafe regionale degli animali da affezione entro 30 giorni dalla loro nascita, acquisto o possesso. Al riguardo ci si può rivolgere al Servizio veterinario dell’Azienda Usl oppure o all’Ufficio comunale dell’anagrafe canina o ad un medico veterinario accreditato.
Anche i passaggi di proprietà – compresi il decesso, la cessione o le variazioni di residenza – dei cani devono essere registrati entro 15 giorni nella banca regionale degli animali da affezione. Il loro smarrimento va invece comunicato entro 3 giorni.
Per i mici e i furetti l’iscrizione all’anagrafe degli animali da affezione risulta obbligatoria per ottenere il rilascio del Passaporto Europeo e per le attività di commercio e allevamento di gatti.
Ai fini della loro identificazione, agli animali domestici registrati deve essere applicato, da parte di un medico veterinario – sottocute nella regione mediana del collo, dietro l’orecchio sinistro – un microchip identificativo.
Premesso questo e quindi l’appartenenza – a pieno titolo – degli animali domestici alla propria famiglia “umana”, la loro perdita rappresenta un lutto vero e proprio. Perché quindi anche loro non dovrebbero avere una degna sepoltura?
Un’altra grande novità – ultima ma non per importanza – riguarda il post sepoltura. In particolare, si tratta della scelta di dove destinare le ceneri, che si potranno custodire a casa oppure – se verrà avallato da parte della Regione Emilia-Romagna – seppellire nella tomba di famiglia.