Da millenni le casalinghe di tutto il mondo svolgono un lavoro silenzioso, nell’ombra, ma fondamentale per tutta la società: si occupano della casa, assistono i familiari conviventi più fragili o più piccoli, senza chiedere nulla in cambio, tantomeno un compenso economico per i sacrifici e l’impegno quotidiano nella gestione delle situazioni familiari, a cui talvolta si aggiungono anche gli impegni lavorativi.
Uno dei punti dell’agenda ONU per il 2030 è proprio quello di riconoscere e valorizzare finalmente il lavoro domestico e di cura non retribuito. Su questo tema si svolgerà l’incontro organizzato a Napoli dall’associazione Federcasalinghe dal titolo “Il valore del lavoro di cura non retribuito”, in programma domani mattina, 18 luglio, a partire dalle 10:30 nella sala Consiliare G. Siani del Consiglio Regionale della Campania.
Tra i relatori interverranno gli esponenti della politica regionale campana, tra i quali il Presidente della Regione Vincenzo De Luca e i rappresentanti dell’associazione Federcasalinghe.
“Con l’adesione all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, i rappresentanti dei Paesi di tutto il mondo si sono impegnati a riconoscere e valorizzare la cura e il lavoro domestico non retribuito, fornendo servizi pubblici, infrastrutture e politiche di protezione sociale e promuovendo la condivisione delle responsabilità all’interno del nucleo familiare. Per raggiungere questo obiettivo entro il 2030, è necessario rilanciare il settore della cura attraverso politiche e iniziative di valorizzazione del lavoro e di riconoscimento”.
Anche l’Italia dunque, sulla base degli obiettivi prefissati dall’Agenda Onu, dovrà lavorare affinché il ruolo fondamentale delle casalinghe sia sostenuto e mai dato per scontato.