24 gennaio, festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. In molte città italiane i giornalisti si incontrano per un momento di condivisione e riflessione sui valori di una comunicazione che ama la verità e costruisce ponti di conoscenza e solidarietà.
A Pescara il vescovo Tommaso Valentinetti ha rivolto un invito agli operatori del mondo della comunicazione, mercoledì 29 gennaio, alle ore 9.30 nei locali della biblioteca Carlo Maria Martini.
E a Roma da oggi al 26 gennaio si svolge il Giubileo del mondo della comunicazione. Il programma prevede vari appuntamenti e l’attraversamento della Porta Santa, uno dei segni giubilari.
“Siamo chiamati ad essere provocatori di cambiamento, coloro che denunciano quello che non va… Questo significa anche purificare e disarmare la comunicazione. Possiamo essere buoni giornalisti, fare un buon lavoro senza travolgere la dignità di ogni persona di cui raccontiamo la vita. Va coltivata la capacità di ritrovare le storie di bene anche negli angoli più scuri dell’umanità. Questo non è buonismo, ma buon giornalismo. Questo è quello che come comunicatori cristiani siamo chiamati a fare, gettando un seme che porterà un frutto per il bene di qualcun altro”. Lo ha affermato stamattina Alessandro Gisotti, vicedirettore della Direzione editoriale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, intervenendo alla seconda giornata del convegno “2025: A.I. confini della comunicazione” organizzato a Roma dall’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali della CEI in occasione della festa di san Francesco di Sales e del Giubileo del mondo della comunicazione.