Si svolgerà a Venezia il 15 dicembre alle 16.30 nella cornice di Cà Sagredo Hotel la conferenza-concerto intitolata “Alchimia delle Vibrazioni“, dedicata alle musiche di George Ivanovich Gurdjieff, musicista, filosofo, mistico armeno, e del suo allievo Thomas De Hartmann. E’ una iniziativa di beneficenza voluta dalla Fondazione Ippocrate per la raccolta di donazioni a sostegno di centri territoriali di prevenzione e cura. La Fondazione è sorta intorno ad Ippocrateorg, la rete conosciuta soprattutto per aver prestato assistenza a titolo gratuito ai malati di Covid durante la pandemia e per essere stretta ad un approccio etico ed innovativo alla salute e al benessere secondo alcuni caposaldi valoriali, quali la centralità ed unicità dell’essere umano nell’ambito della pratica medica e la considerazione dell’individuo in ogni sua dimensione fisica, psicologica, emotiva nel quadro di una visione olistica della medicina.
La musica, seguita come fenomeno estetico, riconosciuta anche come mezzo terapeutico, nella concezione di Gurdjieff riscopre una vocazione più recondita e segreta: frequenze e suoni divengono sensori di accesso alla dimensione del sacro, formule di riconnessione con una vibrazione vitale originaria, modalità primigenie di espressione che dilatano forme meditative e aprono gli spazi del viaggio interiore. Nell’ascolto si addensano, infatti, possibilità di percezione di un teatro interiore in cui si dibatte il raccordo con le dimensioni più intime e profonde del proprio essere. La serata del 15 dicembre non si limiterà, pertanto, a delle esecuzioni musicali, ma offrirà ai partecipanti un’esperienza che permetterà di esplorare gli insegnamenti filosofici e spirituali del maestro Gurdjieff. L’ascolto sarà indirizzato dalle interpretazioni e dal commento di Beniamino Re, al violoncello, e di Valerio Urzì al pianoforte, mentre l’introduzione della conferenza-concerto spetterà al filosofo Lorenzo Maria Pacini.
All’evento, che sarà ripreso dal regista, attore e sceneggiatore Thomas Torelli, saranno presenti Irina Boutourline, Vicepresidente della Fondazione Ippocrate ETS e Mauro Rango, Presidente della Fondazione e primo ideatore del progetto Ippocrateorg.
L’arte di osservare se stessi
Sosteneva Gurdjieff che l’uomo vive in una condizione di sonno, nell’illusione di conoscere se stesso, avvolto da una molteplicità di abitudini e reazioni automatiche dettate da paure, ira, rabbia, gelosie, invidie, sentimenti negativi che lo ingabbiano nei limiti di una falsa personalità. Solo quando ci si emancipa dal punto di identificazione con le proprie meccaniche interiori e con l’inquinamento del proprio repertorio emotivo, si sviluppa una vera consapevolezza di sè alla ricerca di strati più profondi che evolvono verso lo stato della “coscienza osservante”. Fabio Burigana, che insieme a Rosanna Chifari dirige il Comitato Medico di Ippocrateorg e condirettore della Scuola di Ippocrate, abbraccia questa parte dell’insegnamento di Gurdjieff e commenta: “è centrale osservarsi per ritrovare un’individualità autentica e l’indipendenza interiore. Uscire dagli automatismi non è facile, serve un impegno, direi, giornaliero, ma riuscirci rappresenta la differenza fra il lasciarsi vivere ed il vivere la vita in maniera attiva essendo presenti a se stessi. Gurdjieff riteneva che chi non sviluppa l’indipendenza è, addirittura, senza anima ed io questo non lo condivido affatto, l’anima c’è ma in un sonno profondo”.
Le fasi del risveglio
Che cosa occorre, quindi, per far affiorare il risveglio della coscienza? Il lavoro è duplice e coinvolge il piano individuale per ripulire le incrostazioni dell’io più distorto ed il piano collettivo per uscire da schemi imposti e schiaccianti. Ippocrateorg, all’interno del quale si colloca anche il progetto Origini creato da Irina Boutourline, fin dall’inizio ha curato il Covid prendendo nettamente le distanze dai protocolli ufficiali e guarendo migliaia di pazienti presi in carico. “La nostra posizione verso la pandemia non è mai stata “contro” nessuno – precisa Burigana – ma di fronte ad un evento socio-sanitario importantissimo noi abbiamo scelto di studiare per conto nostro, di fare delle ricerche personali, di incontrarci ogni settimana per discutere quello che emergeva nel panorama scientifico internazionale. Pur rispettandola, non abbiamo voluto affidarci all’istituzione. Abbiamo formato un comitato di medici all’interno del quale abbiamo riscoperto il valore della fratellanza fra professionisti e del rapporto con il paziente”. La storia di Ippocrateorg offre un esempio di coraggio civile disancorato da strutture esterne dominanti, tanto quanto il lavoro interiore dei singoli punta alla liberazione dall’ego più “malato” e “la musica- conclude Fabio Burigana – aiuta a trovare la connessione con la propria essenza, a riconoscere il valore dell’umano e, compiendo un passo in più, a connettersi con il divino inteso non come religione ma come condizione di intuizione profonda nell’abitare il proprio vero sè”.