Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha consegnato martedì mattina il prestigioso Pegaso d’Oro alla tennista Jasmine Paolini, simbolo di talento e valori sportivi. La tennista toscana, reduce da una stagione eccezionale, è diventata un punto di riferimento per tutto il movimento tennistico nazionale. La cerimonia di premiazione si è svolta al Circolo dei Forestieri di Bagni di Lucca.
“Jasmine – ha aggiunto il presidente della Regione – ha vinto l’oro olimpico nel doppio a Parigi 2024 in coppia con Sara Errani, è arrivata in finale a Roland Garros e a Wimbledon e ha vinto il Wta 100 di Dubai e la Billie Kean King Cup con la nazionale. Da Castelnuovo Garfagnana, dove è nata, ai campi da tennis del TC Mirafiume di Bagni di Lucca, dove è emerso il suo talento, Jasmine è riuscita a realizzare i successi più ambiti grazie, come ha detto lei stessa, al lavoro di squadra portato avanti con passione, dedizione, determinazione e rispetto delle avversarie”.
Durante la cerimonia, il presidente Giani ha sottolineato come Jasmine Paolini sia un modello da seguire per i giovani, non solo per i suoi successi sportivi, ma anche per i valori che incarna: solidarietà, spirito di squadra, sacrificio e impegno. La tennista toscana, con la sua umiltà e determinazione, è un esempio di come lo sport possa essere uno strumento di crescita personale e sociale.
Jasmine Paolini, che vanta origini polacche e ghanesi (il Ghana è il Paese d’origine del nonno materno) è cresciuta a Bagni di Lucca, dove ha appreso l’importanza del lavoro di squadra e del rispetto delle regole.
Durante l’infanzia ha frequentato spesso la terra d’origine della madre, in particolare Łódź, motivo per cui, oltre all’italiano, l’atleta parla fluentemente anche il polacco.
Il Pegaso d’Oro è un riconoscimento istituito dalla Giunta regionale toscana nel 1993, per segnalare cittadini italiani o di altri Paesi, che hanno reso un servizio alla comunità nazionale e internazionale attraverso la loro opera in campo culturale, politico, filantropico e del rispetto dei diritti umani. Tra i premiati, l’ex presidente dell’Unione Sovietica, Mikhail Gorbaciov, Roberto Benigni, l’astrofisica Margherita Hack, il poeta e scrittore cileno Luis Sepulveda e il regista livornese Paolo Virzì.
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