
30esima Passione Vivente di Sant’Elia a Pianisi
di Maria Saveria Reale
Si è concluso, sabato 12 aprile, il percorso celebrativo intrapreso nei mesi scorsi dall’Associazione culturale Crucis di Sant’Elia a Pianisi, in preparazione della 30esima edizione della sacra Passione di Cristo, divenuta la rappresentazione sacra del periodo pasquale più longeva del Molise.
A fare da collante alla tradizionale Passione vivente, fondamentalmente, uno spiccato senso di appartenenza della comunità, quella di Sant’Elia a Pianisi, ad un contesto che vanta un peculiare retaggio storico-religioso in quanto fucina di numerose vocazioni sacerdotali, che hanno lasciato una pregiata ed indelebile testimonianza spirituale del loro operato, percepibile ancora oggi nella quotidianità.
La comunità non concepisce la Passione alla stregua di un’opera teatrale o di un evento folkloristico ma quale tramite per rivivere con fede la dolorosa crocifissione e morte di Gesù, per riconoscere nella sua Passione e nelle sue sofferenze un itinerario di fedeltà a Dio, luce sulle sofferenze dell’umanità, anche quelle dei nostri tempi difficili. Un momento di meditazione e preghiera per ritornare con la mente e con lo spirito indietro nel tempo e per trasmettere questo significativo messaggio alle schiere dei visitatori che ogni anno affollano le strade e le piazze del paese, trasformato in uno scenario suggestivo e quanto più possibile realistico, in cui si respira un’atmosfera surreale.
Impegno e coinvolgimento hanno caratterizzato la 30esima edizione rendendola un evento davvero straordinario, molto apprezzato anche dal Vescovo Biagio Colaianni, che si è recato a Sant’Elia per tenere una catechesi in Convento e tornato in occasione della rappresentazione.
Nell’ambito delle iniziative programmate per il 30ennale, molto appassionante è stata anche la trasferta a San Giovanni Rotondo, con la partecipazione di oltre 150 personaggi, tra attori e figuranti, che lo scorso 29 marzo hanno riproposto la Passione vivente nella nuova chiesa di San Pio, in collaborazione con i Frati Cappuccini del Convento, in particolare con Padre Aldo Broccato, già Ministro Provinciale e Rettore del Santuario di Santa Maria delle Grazie, e Padre Rinaldo Totaro, Guardiano del Convento, entrambi di origini santeliane e ex missionari in Africa, e con Fra Pasquale Cianci, Responsabile della Pastorale Giovanile Vocazionale della provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio.
E’ stata l’occasione per rendere omaggio al Santo delle Stimmate e rimarcare il forte legame spirituale con Padre Pio, che ha vissuto 4 anni nel comune di Sant’Elia a Pianisi per i suoi studi ginnasiali e liceali. E anche uno spunto per richiamare l’attenzione dei fedeli sulla sofferenza di Padre Pio, tanto presente nella sua vita: era a lui “cara” perché vissuta nella luce della Croce di Cristo e ricevuta come pegno del divino amore. La consapevolezza che egli aveva di soffrire insieme a Gesù alleviandogli i dolori e di esser stato eletto per aiutarlo nel “grande negozio dell’umana salvezza” formava tutto il suo “contenuto”.
La rappresentazione del Santo come “Cireneo” che aiuta Cristo a trasportare il pesante legno della croce verso il luogo del patibolo, nella monumentale Via Crucis eretta a San Giovanni Rotondo dallo scultore Francesco Messina, pertanto, ben riproduce, in modo plastico, come Padre Pio vivesse il suo soffrire.
La Passione sarà trasmessa domani, venerdì 18 aprile, alle ore 20,00 su Padre Pio Tv canale 145