Si è conclusa il primo dicembre a Campobasso l’esposizione delle “Fiaccole Olimpiche”, organizzata dalla Regione Molise e dal CONI in collaborazione con il Convitto Nazionale Mario Pagano.
La mostra è stata allestita nell’Aula Magna del Convitto in via Mazzini: in occasione della sua inaugurazione, avvenuta in presenza delle autorità istituzionali, del dirigente scolastico del Convitto Rossella Gianfagna e delle personalità del panorama sportivo, hanno partecipato molti atleti provenienti da tutta Italia e dall’ estero.
Ogni fiaccola olimpica ha una storia da raccontare: ciascuna è stata progettata da un designer, che per la scelta della sua forma e dei colori si è ispirato alle caratteristiche della nazione in cui si sono svolti i giochi; ogni fiaccola, partita dal sito storico dell’antico tempio di Olimpia, in Grecia, ha dovuto percorrere chilometri in viaggio sui più diversi mezzi di trasporto (dai più moderni, come l’ elicottero, ai più obsoleti, come il cammello), per arrivare (rigorosamente accesa) alla cerimonia di inaugurazione della manifestazione, pronta per essere impugnata dagli atleti scelti per rappresentare il paese ospitante nella cerimonia di apertura e dare inizio alla competizione.
La mostra allestita nel capoluogo molisano, oltre a promuovere i valori dello sport e a celebrare i quasi 130 anni di svolgimento dei Giochi (le prime Olimpiadi dell’ età contemporanea si sono svolte ad Atene nel 1896) è servita ad anticipare un evento importante per la città: in occasione dei Giochi Olimpici Invernali 2026, che si svolgeranno in Italia a Milano e Cortina d’ Ampezzo, Campobasso sarà una delle città tappa del percorso della fiaccola dalla Grecia fino al Nord Italia.