Punto, linea, vuoto. Ogni punto e ogni linea, disposti in una sequenza ben precisa, rappresentano una lettera o un numero. Ecco il codice morse. Dopo oltre un secolo e mezzo dalla sua invenzione, questo linguaggio è ancora usato in molti sistemi di comunicazioni radiotelegrafiche.
Siamo nelle sede ARI di Venezia, quello che abbiamo appena ascoltato è la conversazione tra la stazione radioamatori della sezione di Venezia e Padre Gabriele Bortolami in collegamento dall’ Angola, nell’Africa Meridionale.
Ripartiamo da qui, dal libro racconto di Vittorino Boaga, “Una vita da radioamatore”, presentato dal collega e radioamatore Alfredo Gallerati, dalle emozionanti esperienze vissute sulle ali delle misteriose onde elettromagnetiche e dai tanti amici conosciuti nel mondo dell’etere.
Vittorino, cresciuto in una famiglia di musicisti, alle note ha affiancato la telegrafia Morse, per teletrasportarsi oltre il perimetro della propria stanza fino a toccare l’altro capo del mondo. E sì, perché i radioamatori sono voci che rompono il silenzio di tante solitudini; volti nascosti e inimmaginabili che stanno dietro una sigla. Sono ricercatori di segnali ma anche tecnici e sperimentatori. In fondo, dietro codici e abbreviazioni gergali, c’è il desiderio di poter realizzare qualcosa di importante. Magari un ponte di ripetitore telefonico in Guinea Bissau, perché ad aspettarlo c’è Padre Gianfranco, J52OFM, oppure un contatto con padre Gabriele Bortolami D2EB, arrivato in Africa pieno di ideali, di progetti e ritrovatosi d’un tratto nel mezzo di una guerra che imperversava nel Paese. Due missionari, due amici fra i tanti, conosciuti parlando al microfono.
Una vita da radioamatore racchiude tutto questo. La radio, ha portato Vittorino con la voce, ma anche in presenza, a girare il mondo, passando dalla scoperta di tutte le potenzialità delle radiocomunicazioni via satellite, all’attività in ausilio della Protezione Civile fino alla condivisione della sperimentazione scientifica degli Scienziati Fabrizio Tamburini e Bo Thidè, sulla scoperta di nuove frontiere per le onde elettromagnetiche. Uno sguardo attento va anche alle nuove generazioni con una delle più importanti e significative esperienze messe in campo nell’ambito del progetto italiano “La Radio nelle Scuole 4.0”. Il racconto di tutto questo dalla viva voce di Vittorino Boaga per Digit Radio. Al Termine, un breve colloquio con l’astrofisico Fabrizio Tamburini