
Il prossimo 21 marzo in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, non dimentichiamo le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere in una ricorrenza perché ciascuno di noi non dimentichi le storie di chi ha perso un figlio, una mamma, un papà, un fratello, un amico a causa della criminalità organizzata. In questa occasione, anche l’associazione nazionale carabinieri sezione di S. Stefano di Camastra ha voluto organizzare un evento commemorativo per questi 30 anni di storia, con l’obiettivo di rimettere al centro il valore delle storie delle vittime innocenti, partendo dalla memoria di quelle storie per dare una lettura attuale e approfondita della presenza mafiosa, generando percorsi di partecipazione civile. Purtroppo, nel nostro Paese, da decenni conviviamo con questo fenomeno criminale e dal 1961 ad oggi sono morte 1061 persone tra cui 115 ragazzi. Attraverso queste iniziative si vogliono rappresentare momenti di riflessione, approfondimento e di incontro, in cui si intrecciano relazioni e testimonianze vive, soprattutto grazie alla presenza dei familiari delle vittime innocenti delle mafie. L’intento è quello di far risaltare l’esempio di questi eroi affinché possano giungere i loro insegnamenti.
“Si tratta di una nuova iniziativa che la nostra associazione ha inteso portare avanti – ha dichiarato il presidente l’App. Pietro Volo – continuando il nostro impegno affrontando tematiche importanti che riguardano la vita sociale. Questa iniziativa si va ad aggiungere alle altre che già abbiamo organizzato e che hanno riguardato temi di una certa attualità – ha proseguito il presidente Volo – come lo spropositato consumo di CRAK o al tragico problema che attanaglia le nostre donne chiamato femminicidio. Ma se tutto ciò è stato possibile – conclude Volo – questo lo si deve grazie alla sensibilità e all’acume organizzativo del nostro Ispettore Regionale Dr. Ignazio Buzzi”.