Il 10 novembre si è tenuto il convegno La Bologna delle donne, presso Palazzo Segni Masetti nei locali di Confcommercio a Bologna. L’incontro, che ha visto la partecipazione dei giornalisti, si è focalizzato sull’imprenditoria femminile a tutto tondo; quello cioè attuato dalle donne che hanno contribuito a scrivere la storia della città.
L’evento è stato introdotto da Giancarlo Tonelli, direttore generale di Confcommercio Ascom Bologna, unitamente a Elena Di Gioia, delegata alla Cultura del Comune di Bologna e Città Metropolitana e a Beatrice Eugenia Di Pisa, giornalista moderatrice.
Sono poi seguite le relazioni di prestigiose invitate. Ha dato il via ai lavori Dora Carapellese, giornalista e presidente delle Commissione Pari Opportunità di ASER (Associazione della Stampa Emilia-Romagna), che ha parlato di smart communication, di personal branding e di come valorizzare le proprie competenze; citando anche Ester Capponi, che nel 1946 fu la prima donna eletta consigliera del Comune di Bologna, e l’artista bolognese Elisabetta Sirani, che cambiò il ruolo della donna nella storia dell’arte.
Serena Bersani, giornalista e consigliera dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna, ha invece parlato del proprio libro Le grandi donne di Bologna Storia e segreti. Fra le eroine da lei citate anche Graziella Fava, collaboratrice domestica che il 13 marzo 1979 lavorava in un appartamento sito sopra la sede bolognese di ASER, incendiata per mano dei terroristi che, in quegli anni, tenevano in scacco diverse città italiane.
È poi intervenuta Giovanna Cosenza, professoressa ordinaria di UNIBO dipartimento delle Arti, che ha illustrato le disuguaglianze di genere e media, dall’informazione alla pubblicità spiegando anche la netta differenza tra stereotipi e pregiudizi.
La tematica degli stereotipi nell’informazione e l’utilizzo delle parole giuste e sbagliate è invece stata affrontata da Silvia Garambois, giornalista e presidente di GIULiA, Associazione Giornaliste Unite Libere Autonome.
Silvia Veronesi, titolare dello Studio Veronesi Namioka, ha illustrato il tema dell’antropologia nei media e nella comunicazione; nonché di Alice Podeschi, direttrice Relazioni e Ingaggio Soci e Stakeholder Coop Allenza 3.0, che ha parlato di donne e delle realtà cooperative.
La mattinata si è conclusa con la tematica dell’acqua e del territorio e di un approccio sostenibile nella gestione, da parte di Alessandra Furlani, responsabile della Comunicazione di Bonifica Renana.
I lavori sono poi ripresi nel pomeriggio con Silvia Evangelisti, giornalista e storica e critica d’arte, che ha posto l’attenzione dei presenti sulle donne e l’arte contemporanea, sulle artiste, collezioniste, galleriste, direttrici di musei e di fiere.
Simona Pinelli, titolare di Comunicamente, ha invece parlato del gender gap nell’industria culturale italiana e del modello seguito nella propria azienda per andare incontro alle esigenze delle madri di famiglia.
È quindi intervenuta Trilli Zambonelli, imprenditrice e componente del Gruppo Terziario Donna Confcommercio Ascom Bologna, per parlare di imprenditorialità femminile e comunicazione.
Con Alessandra Caporale, presidente nazionale AssoCounseling, co-executive director di Center for Studies of the Person – La Jolia-California, si è discusso di Counseling ed Empowerment.
Gli ultimi tre interventi sono stati quelli di Claudia Costato, psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale, che ha parlato di autostima e della differenza fra attaccamento e dipendenza affettiva; di Simona Manzone, fondatrice di LeaderShe e co-fondatrice di Re-Use, che ha illustrato le peculiarità delle donne di Re-Use with love; e di Antonella Guidazzoli, responsabile di Visual Information Technology, laboratorio del dipartimento HPC di Cineca, che ha parlato di intelligenza artificiale e del suo utilizzo nel campo dei beni culturali e dell’arte.