Luciano Gastaldi, ricercatore indipendente in Fisica Quantistica Agronomica, muove la sua indagine su due grandi sfondi di pensiero scientifico: la teoria di Albert Einstein sulla fluidità della materia che postula, prima della formazione della materia, l’esistenza dell’energia e la nuova area delle scienze naturali aperta alle acquisizioni di fisica, chimica, biologia, definita “chimica sopramolecolare“, che deve il suo avanzamento al chimico francese Jean Marie Len, Premio Nobel 1987. “Ho cercato un modello agricolo- spiega Gastaldi – che potesse andare oltre ciò che oggi è considerato il biologico tradizionale, qualcosa che permettesse alla natura stessa di essere protagonista per recuperare il suo equilibrio originario e spontaneo in modo duraturo. Pensiamo alle grandi foreste, alla giungla tropicale, ai boschi di montagna, nessuno va a spruzzare l’insetticida sulle conifere in alta quota, eppure le piante vivono e prosperano senza bisogno di apporto esterno d’acqua, senza alcun intervento dell’uomo. Ciò dimostra chiaramente che la natura “sa” cosa deve fare, sa difendersi e anche guarire. Se lavoriamo nel campo dell’energia troviamo una base di partenza per poter collaborare con il campo naturale e agevolare processi di ritorno della natura a se stessa. Ricorrendo ad un semplice esempio, diciamo di mangiare le arance perchè contengono vitamina C, ma, in realtà, da tanti test di laboratorio effettuati, risulta che frutta e verdura non sono più dotati dei componenti utili alla nostra nutrizione. Mangiamo ma non ci nutriamo, qualcuno ha efficacemente parlato di “carestia nell’abbondanza”. Proponiamo, pertanto, un modello che elimini completamente pesticidi ed agrofarmaci e punti a ripristinare la vitalità naturale delle piante in modo che anche i prodotti mantengano l’integrità delle loro qualità organolettiche con la conseguenza che se mangiamo ci nutriamo in modo sano e riscopriamo gusti e sapori ormai scomparsi”.
La tecnologia S.M.T.
Difficilmente potremmo pensare al fatto che una molecola d’acqua è un piccolissimo magnete con l’atomo di ossigeno, più elettronegativo, che si lega ai due atomi di idrogeno disponendosi per le cariche elettrostatiche respingenti in modo da formare una figura triangolare. Ossigeno e idrogeno per le opposte polarità si agganciano ponendosi, però, ad una distanza segnata da un angolo di circa 104 gradi. Inoltre una singola molecola d’acqua non si trova allo stato liquido ma gassoso, dato che lo stato liquido si ottiene da un insieme di molecole d’acqua. Jean Marie Len ha spiegato molto bene che le molecole sono entità singole ma si aggregano in “collettività” le cui funzioni sono diverse da quelle della singola molecola per cui le proprietà dell’insieme non sono le proprietà del singolo. Le molecole, inoltre, interagiscono e si riconoscono fra loro in una sorta di “sociologia molecolare” e la materia, secondo Len, è retta da un dinamismo che incrementa la complessità per cui dagli atomi si passa alle molecole e da queste agli insiemi super molecolari, ma ciascun livello agisce secondo modalità che non appaiono nel sistema sottostante pur essendo dedotte da esso. Teorie affascinanti che il Dottor Gastaldi, ideatore e titolare della proprietà intellettuale della S.M.T., tecnologia sopramolecolare applicata all’agricoltura, sviluppa attraverso la ricerca di Quantica R&D, la società della quale è direttore scientifico. “Tale tecnologia – spiega – presenta un nuovo approccio agricolo in cui le piante sono potenziate nella loro capacità di ricezione anziché soggette a trattamenti ciechi. Per correggere gli effetti dannosi delle contaminazioni fisiche ed energetiche, è cruciale intervenire nel momento in cui l’energia si trasforma in materia, prevenendo che la pianta cada in uno stato irreversibile. Alla base di questo metodo rivoluzionario c’è la stabilizzazione delle lunghezze d’onda dell’acqua e per Quantica R&D, il futuro dell’agricoltura si delinea come un delicato equilibrio tra scienza, intuizione e rispetto per il ciclo vitale”.
A come Agricoltura
Su questi temi Luciano Gastaldi interverrà a Rovigo il 12 gennaio 2025 (Sala della Gran Guardia ore 10) in occasione del convegno intitolato “A come Agricoltura, fin dal principio la memoria dell’acqua”. Al tavolo dei relatori ci sarà anche Irina Boutourline, Vicepresidente della Fondazione Ippocrate Ets che promuove il progetto finalizzato alla sovranità alimentare, alla scelta consapevole di prodotti di qualità, al recupero dei semi antichi, alla creazione di orti condivisi e sistemi di distribuzione di alimenti selezionati. “Oltre il Bio” è il marchio che Gastaldi ha depositato e che sta muovendo passi in avanti piuttosto significativi: nasce ora in Toscana un olio di oliva “Oltre il Bio” ricavato dal recupero di un uliveto secolare, ma già da un paio di anni le scoperte del ricercatore sulla tecnologia sopramolecolare ed il dialogo con le piante sono attecchite in Valle D’Aosta nel Centro Agricolo Dimostrativo di San Marcel, di proprietà della Regione. Lo scorso ottobre il metodo S.M.T. è stato presentato dall’Inail in Spagna a Santander, in rappresentanza dell’Italia, al terzo simposio internazionale di Igiene Industriale in cui si è discusso di protezione degli operatori nel lavoro dei campi nel caso di utilizzo di prodotti chimici e di esposizione al rischio di malattie oncologiche oltre che di agricoltura sostenibile. La salute del mondo vegetale e animale sono strettamente legate e, forse, non ci si sofferma abbastanza sulla corrispondenza inversa che sussiste, ad esempio, fra respirazione umana e fotosintesi clorofilliana. Eppure il processo di combustione della respirazione aerobica prevede che 1 molecola di glucosio più 6 molecole di ossigeno formino 6 molecole d’acqua più 6 molecole di anidride carbonica mentre in modo specularmente inverso la fotosintesi trasforma con la luce 6 molecole di anidride carbonica più 6 molecole d’acqua esattamente in 1 molecola di glucosio e 6 molecole di ossigeno. Quale testo scrivono queste formule chimiche nella vibrazione silente della natura? E’ una buona domanda da porsi.