All’ indomani della decisione della Francia, espressa il 4 marzo 2024, di modificare la sua Carta Costituzionale inserendo tra le libertà fondamentali il diritto di aborto, il professore Giuseppe Savagnone, docente di filosofia e storia, esperto di Bioetica, giornalista ed editorialista, esprime una potente riflessione sul confine tra “persona” ed “essere umano” e sulle sue possibili derive qualora entrambi non si riconoscano come equivalenti nella loro intrinseca natura in dignità e aventi diritto alla vita. Non si tratta infatti di mettere in discussione la legge sull’interruzione volontaria della gravidanza, vigente in Francia come in Italia, ma di confutare il fatto di considerare tale percorso per la donna una libertà “fondamentale”, quando esso resta una drammatica necessità che in tanti casi un accompagnamento e una sinergia di aiuti e vicinanza potrebbe aiutare a evitare tutelando sia l’embrione come essere umano e come persona che la donna nella sua consapevolezza della scelta . Da Palermo, per Digit Radio Italia News Marina Di Giorgi
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