Mai stati al Mart di Rovereto, il famoso Museo di Arte Moderna e Contemporanea? La spettacolare struttura, disegnata dall’archistar Mario Botta, ospita a rotazione una collezione permanente di circa 20.000 opere con firme illustri come quelle di Hayez, Boccioni, de Chirico e un’attenzione particolare ai maggiori movimenti artistici del secolo scorso, con focus sul Futurismo.
E fino al prossimo 3 marzo, propone la mostra ideata da Vittorio Sgarbi “L’uomo senza qualità. Gian Enzo Sperone collezionista”.
Il Mart presenta, per la prima volta tutte insieme, 400 opere provenienti dalla collezione privata di Gian Enzo Sperone, alcune mai presentate nei musei italiani.
A Rovereto una raccolta unica sovverte le regole della museografia contemporanea in un percorso espositivo che mescola stili, tempi, materiali, forme. I grandi maestri del Novecento, come Giacomo Balla, Pablo Picasso, Lucio Fontana, Andy Warhol, sono affiancati a capolavori dell’arte antica, dall’archeologia romana ai fondi oro del XIV secolo, passando per i lavori di Iacopino del Conte, Sofonisba Anguissola, Bernardo Strozzi, Anton Raphael Mengs, Francesco Hayez.
Gian Enzo Sperone è stato per sessant’anni uno dei galleristi più importanti al mondo e una delle personalità più influenti dell’arte contemporanea internazionale. Classe 1939, apre la sua prima galleria a Torino nel 1964 e porta in Italia la nuova grande arte statunitense. Fiancheggia, fin da subito, le avanguardie più innovative, slegate dal passato, preferendo i linguaggi e le tendenze contemporanee. Frequenta i circoli degli intellettuali europei e americani e con Konrad Fischer inaugura sedi in Italia e all’estero, tra cui l’attuale sede newyorkese, la Sperone Westwater Gallery, progettata dal celebre architetto Norman Foster.
Orari: martedì-domenica dalle 10 alle 18 e venerdì dalle 10 alle 21.