Torniamo, in questo articolo, a parlare dell’attentato terroristico avvenuto alla Stazione Centrale di Bologna il 2 agosto 1980: l’argomento è stato approfondito dalla giornalista e romanziera bolognese Emanuela Susmel nel suo ultimo libro dal titolo “Matricola 4030: per non dimenticare“.
La recente pubblicazione del libro, che raccoglie le osservazioni e i ricordi dei testimoni oculari della strage, è stata condivisa con i lettori nel corso della presentazione tenutasi nel pomeriggio del 14 dicembre presso la “Galleria Il Punto” del Circolo Giuseppe Dozza, nel capoluogo emiliano.
La particolarità di questo lavoro letterario consiste nell’originale scelta del protagonista che collega tutte le testimonianze: il “Bus 37”, ovvero l’autobus urbano con matricola 4030 che quel 2 agosto fu utilizzato, vista l’emergenza, per trasportare le persone in ospedale.
L’incontro con l’autrice al Circolo Dozza è stato moderato dal giornalista Marco Tarozzi, e ha visto la partecipazione dei membri dell’associazione dei familiari delle vittime della strage, ma anche dell’autista di autobus Adige Melloni, ora in pensione, che quel 2 agosto guidò il “Bus 37” contribuendo alle operazioni di soccorso.
L’esigenza, da parte dell’autrice, di scrivere un libro sulla strage di Bologna è maturata negli anni dopo aver assistito in prima persona all’attentato: Emanuela Susmel aveva solo 10 anni e quel 2 agosto si trovava con sua madre al mercato, in una zona molto vicina alla Stazione Centrale. Con il passare del tempo è sopraggiunta l’esigenza di affrontare i ricordi e di ricostruire il puzzle delle testimonianze, a cominciare proprio da quella dell’autista alla guida del Bus 37. La disponibilità, da parte dell’autista e degli altri testimoni, di raccontare quella giornata dal proprio punto di vista ha permesso la stesura di “Matricola 4030”.
Per i lettori interessati ad approfondire l’argomento, si rimanda al link del precedente articolo dedicato al libro di Emanuela Susmel: https://www.digitradio.it/?s=matricola+4030.