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Napoli accoglie “Fiori di Fuoco – Testimoni delle ceneri”, la seconda mostra personale dell’artista francese Anaïs Tondeur, ospitata da Spot Home Gallery in via Toledo 66. Un progetto che intreccia arte, ecologia e filosofia, esplorando le tracce lasciate dall’uomo sulla natura e il potere rigenerativo delle piante in contesti estremi.
Proseguendo il suo percorso artistico avviato con “Chernobyl Herbarium”, Anaïs Tondeur volge ora lo sguardo alle piante ruderali che crescono sui suoli vulcanici del Vesuvio e nella Terra dei Fuochi, aree segnate dalla devastazione ambientale. L’artista, guidata da scienziati e abitanti locali durante una residenza a Napoli nel 2024, ha dato forma a un dialogo inedito tra uomo e natura, coinvolgendo anche il filosofo Michael Marder.
Arte e scienza: il linguaggio delle piante
La mostra si sviluppa come una corrispondenza tra l’artista, il filosofo e le piante stesse. Tondeur utilizza una tecnica chiamata fitografia, catturando l’eccesso di fenolo prodotto dalle piante ruderali quando crescono in terreni inquinati. Attraverso un processo naturale, senza rimuovere le piante dal loro habitat, l’artista sfrutta la luce solare per imprimere la loro immagine su carta e tessuti raccolti dalle discariche.
Queste opere vengono poi inviate a Marder, che risponde con lettere dedicate a ogni pianta. L’artista, a sua volta, torna sul luogo per leggere alle piante le parole del filosofo, dando vita a un ciclo di comunicazione tra elementi solitamente considerati inerti e separati.
Un laboratorio a cielo aperto nella Terra dei Fuochi
Il progetto si configura come un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, in cui la discarica diventa un luogo di sperimentazione artistica e di riflessione ecologica. Attraverso le immagini e le parole, Tondeur e Marder riscoprono piante marginali, dimenticate dall’inconscio collettivo, e le elevano a testimoni della resilienza ambientale.
Riprendendo la tradizione della poetessa Emily Dickinson, che accompagnava le sue lettere con piante essiccate, l’artista costruisce un ponte tra passato e presente, tra arte e scienza, tra memoria e futuro.
Spot Home Gallery e il sostegno alla fotografia d’autore
Anaïs Tondeur è la seconda artista in residenza di Spot Home Gallery, dopo il maestro svedese Anders Petersen. La galleria conferma così il suo impegno nella promozione della fotografia d’autore, sostenendo artisti nella creazione di nuove opere ispirate alla città di Napoli e al territorio campano.
Il progetto “Fiori di Fuoco” è stato realizzato con il supporto del programma MIRA dell’Istituto Francese, del Prix Photographie & Sciences promosso da Résidence 1+2, del Ministero della Cultura francese e di numerosi enti scientifici e artistici.
La mostra rappresenta un’occasione unica per riflettere sull’impatto umano sull’ambiente e sul potere della natura di rigenerarsi, anche nelle condizioni più estreme. Un invito a riscoprire la connessione tra uomo e mondo vegetale, in un percorso dove l’arte diventa testimone e interprete del nostro tempo. Spot Home Gallery – via Toledo, 66
Mario Conforto