Il Museo Madre di Napoli si rinnova, accendendo nuove luci su un passato ricco di cultura artistica che ha attraversato più di mezzo secolo. La mostra “Gli Anni”, curata dalla direttrice Eva Elisa Fabbris, occupa l’intero secondo piano del museo e offre un percorso diviso in capitoli che narra la storia dell’arte a Napoli dagli anni Sessanta a oggi. Il titolo, ispirato al celebre romanzo “Les années” di Annie Ernaux, riflette un viaggio intimo e collettivo, un mosaico di ricordi che restituisce una visione complessa della città e della sua vibrante scena artistica.
Un Viaggio nei Decenni: Capitoli di Arte e Cultura
La mostra è un omaggio al fermento culturale che ha animato Napoli, coinvolgendo gallerie, collezionisti, artisti locali, italiani e internazionali. Tra le opere emblematiche spicca “Delle distanze dalla rappresentazione” di Carlo Alfano, originariamente esposta nel 1969 alla Modern Art Agency di Lucio Amelio. Questo capolavoro introduce il visitatore in un contesto artistico che ha segnato un’epoca.
Accanto ad Alfano, i visitatori possono ammirare le sculture di Hidetoshi Nagasawa, uno dei grandi protagonisti dell’arte contemporanea giapponese, scomparso nel 2018. L’esposizione presenta anche lavori iconici come i barattoli di “Merda d’artista” di Piero Manzoni, simbolo di provocazione e ironia che ha attraversato i confini del tempo e dello spazio.
Fotografie e Prestiti Eccezionali
La mostra si arricchisce con una raccolta di fotografie di Nan Goldin, scattate tra Napoli e la costiera sorrentina tra il 1986 e il 1996. La sua sensibilità unica cattura frammenti di vita, intimità e paesaggi, restituendo immagini che vibrano di umanità.
Tra i prestiti istituzionali spicca “Nord, Sud, Est, Ovest giocano a Shangai” di Luciano Fabro, presentata originariamente al Museo di Capodimonte nel 1989. Questa gigantesca versione del celebre gioco cinese è un’opera che stimola riflessioni sulla globalità e l’interconnessione culturale. dal titolo Gli Anni
Nuove Presenze e Talenti Emergenti
La mostra accoglie anche due artisti che espongono a Napoli per la prima volta: Valerio Nicolai e Andrew Norman. Le loro opere offrono una prospettiva contemporanea e innovativa, in dialogo con il passato ma proiettate verso il futuro.
Un omaggio particolare è dedicato all’artista campano Federico Del Vecchio, con un allestimento monografico che mette in luce la profondità e la ricchezza del suo lavoro. A completare il percorso, opere di Vector Pisani e Luciano Caruso testimoniano l’energia creativa che ha caratterizzato la città.
Un Museo al Centro dell’Overtourism
Con “Gli Anni”, il Madre si propone di inserirsi in modo più incisivo nel panorama dell’overtourism che ha trasformato Napoli in una delle mete più visitate d’Italia. La mostra non è solo un’esposizione: è un invito a riflettere sul ruolo del museo come luogo vivo, capace di dialogare con il passato e di ispirare il futuro.
“Gli Anni” sarà visitabile fino a [data da definire], rappresentando un appuntamento imperdibile per chiunque desideri esplorare l’anima artistica di Napoli. Un viaggio che attraversa il tempo, celebrando una città che continua a essere crocevia di creatività e innovazione.
Mario Conforto