Dalla giostra panoramica, alle montagne russe, alla scopa magica, fino al tiro al bersaglio con le ochette per i più piccoli, il Mirko Park è uno spazio multisensoriale immersivo, risultato di un lungo percorso di condivisione tra clinici, progettisti, creativi e pazienti, per arrivare alle soluzioni tecniche migliori. Non solo, con la presentazione al MUSE, il parco è diventato anche spazio fisico, luogo di incontro e relazione, grazie a un’installazione che simula una giostra che sorregge tre visori di VR, permettendo la condivisione dell’esperienza tra più giocatori.
Il luna park è un progetto dinamico e in progress, che avrà la possibilità di essere integrato con nuove attrazioni, grazie alle sollecitazioni e ai contributi dei bambini e dei ragazzi che lo sperimenteranno. Tutto questo per continuare a rendere concreto l’obiettivo di rispondere, insieme, al bisogno di migliorare sempre di più e meglio la qualità di vita e il benessere quotidiano di chi vive una malattia neuromuscolare.
Un progetto che genera inclusione e che nasce da una preziosa rete di relazioni, fatta di incontri di chi ha creduto nella possibilità di rendere concreto ciò che sembrava impossibile realizzare. A partire dalla mamma straordinaria di Mirko, Stella Robert Perez, che ha consegnato il sogno di suo figlio ad Alessandra Sartori, e che grazie a lei è diventato un libro edito da Erickson; a Grazia Zappa, psicologa del Centro Clinico NeMO Trento ed esperta di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), che ha raccolto la sfida di ripensare il parco fisico in uno spazio virtuale, coinvolgendo il team di NeMO.
Ed è così che in poco tempo l’idea di pochi è diventata “luogo di incontro e di idee che ha unito enti e istituzioni”, come raccontato da Luisa Pizzini, Responsabile della Comunicazione di Fondazione Caritro, di cui il progetto gode del contributo, con la collaborazione di Handicrea e Anffas Trentino. E in questo percorso, la Provincia Autonoma di Trento ha conferito il patrocinio istituzionale e la comunità dei pazienti con SMA e distrofie muscolari ha sostenuto il progetto, con il patrocinio di Associazione Famiglie SMA e UILDM. A loro si è unito il contributo non condizionato di Novartis Farma, Roche Italia e Biogen, oltre che il sostegno del Lions Club Trento Host e della Cassa Rurale Val di Non Rotaliana e Giovo.
Un progetto di comunità, dunque, nato per generare inclusione e cambiamento culturale e che raccoglie il messaggio della Convenzione ONU per le persone con disabilità, celebrato ieri negli spazi vivi del MUSE. Per conoscere il Mirko Park e gli appuntamenti di presentazione https://www.mirkopark.it/
Chi è Mirko?
Mirko Toller (2005 – 2020) ha vissuto a Segonzano, in Val di Cembra, in Trentino. Chi lo ha conosciuto ne ricorda l’ironia, il coraggio e la contagiosa gioia di vivere. È stato protagonista di due spot televisivi con Checco Zalone a sostegno della ricerca sulla SMA, la patologia con cui ha convissuto fin dalla nascita. Il suo motto «La felicità non è avere ciò che si desidera, ma desiderare ciò che si ha» accoglie i pazienti del Centro Clinico NeMO Trento, al piano terra dell’Ospedale riabilitativo “Villa Rosa” di Pergine Valsugana. Studiava robotica e il suo sogno era quello di dare vita a un luna park inclusivo, aperto a tutti, oltre ogni barriera fisica e culturale.