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“I vizi occulti dell’OMS e dell’elite mondiale” è il titolo della conferenza che si è svolta a Selvazzano, in provincia di Padova, lo scorso 22 febbraio e alla quale hanno partecipato Raffaella Regoli, scrittrice e giornalista di “Fuori dal Coro“, il programma di Rete4 condotto da Mario Giordano, e Gabriele Sannino, scrittore e direttore della testata giornalistica web “Il Vaso di Pandora Tv“. Numeroso e interessato il pubblico che ha colmato la sala convegni dell’Hotel Piroga ed ha interagito con i due relatori alla ricerca di coordinate di orientamento in una fase attraversata da un magmatico dinamismo trasformativo di non facile decifrazione. Raffaela Regoli ha presentato il suo ultimo libro “I Padroni dell’OMS “, di Arianna Editrice, che spiega ed argomenta come l’Organizzazione mondiale della sanità sia stata assoggettata ad un processo di controfigurazione delle sue finalità originarie ponendosi oggi all’ombra di grossi interessi speculativi privati. “L’Oms nasce all’interno delle Nazioni Unite dopo la Seconda Guerra Mondiale – ha precisato – per uniformare sul piano internazionale le programmazioni sanitarie ed affrontare le emergenze. Negli anni, però, questa organizzazione è rimasta internazionale nella sua forma esterna ma di fatto è guidata dai privati e chi paga comanda. I governi che vogliono entrare nell’Oms devono versare quote pari al 2% del loro Pil ma i contributi maggiori, che raggiungono l’85% dei finanziamenti totali, oggi sono quelli volontari dei grossi gruppi finanziari di investimento. Più esattamente al primo posto si colloca la Fondazione di Bill e Melinda Gates e seguono i fondi di banche e lobbies finanziarie quali Black Rock, Vanguard, JP Morgan, Goldman Sachs”.
L’eterogenesi dei fini Qualche perplessità sull’indipendenza nella gestione delle politiche sanitarie dell’Oms dovrebbero destarla i raccordi con altri organismi diretti da soggetti pubblici e privati. Uno di questi è Gavi Alliance, ente sorto a Davos con l’obiettivo dell’immunizzazione globale e che si avvale, in qualità di private sector partners, della partecipazione delle principali multinazionali del farmaco le quali negli ultimi 10 anni in marcia con l’Alleanza hanno distribuito 400 tipi di vaccini nel mondo. “In Gavi Alliance – ha proseguito Regoli – siedono il Direttore Generale dell’Oms Tedros Adhanon Ghebreyesus, Bill Gates, Antony Fauci per il finanziamento della ricerca sui vaccini. Ad essere utilizzati sono i soldi dei governi (l’Italia è il sesto finanziatore) quindi dei cittadini e con i nostri soldi rivendono i vaccini agli Stati in una macchina perfetta per questo business colossale. Il nuovo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di voler uscire dall’Oms, ma dovrebbe uscire anche da Gavi tanto quanto l’Italia. Ultimamente si è scoperchiato anche lo scandalo Usaid, l’Agenzia americana per lo sviluppo internazionale che Trump sta smantellando in quanto si era creato un potere occulto parallelo alla Casa Bianca. Oltre la facciata degli interventi umanitari si sono, infatti, sostenute politiche molto vantaggiose per gli affari delle multinazionali insieme al condizionamento dell’informazione. Nel 2023 gli Usa hanno erogato oltre 70 miliardi di dollari e Usaid è finanziata dai cittadini americani con 250 dollari all’anno” Gabriele Sannino si è riferito anche a Cepi, Coalition for Epidemic Preparadness, la Coalizione per le innovazioni nella preparazione alle pandemie che lascia evidentemente supporre che vige uno stato di allerta per il sopravvenire già annunciato (ma secondo quale pre-conoscenza?) di future pandemie. “I sieri somministrati – ha puntualizzato Sannino – erano sperimentali e lo dimostra il fatto che per la vaccinazione andava firmata una liberatoria. Inoltre dopo la morte della diciottenne genovese Camilla Canepa vaccinata con doppia dose Astrazeneca, fu autorizzata la cosiddetta “eterologa”, la vaccinazione che prevedeva per la seconda dose un vaccino diverso dal primo, ma questo è avvenuto senza alcun presupposto scientifico e con l’avallo dell’Oms. I morti accertati ufficialmente con nesso causale riconosciuto riconducibile oggettivamente alla vaccinazione sono, ad ogni modo, 18 e questo dato qualcosa ce lo dimostra”.
Il piano pandemico italiano “Il nuovo piano pandemico nazionale – ha precisato Raffaella Regoli – si riferisce molto spesso all’Oms e nel mio libro spiego che la Commissione Europea ha modificato nel 2022 i regolamenti sanitari per cui in caso di emergenze i governi nazionali perdono ogni sovranità. Gli Stati membri dell’Ue sono svuotati dell’autonomia decisionale ed è stato istituito il Comitato per la Sicurezza Sanitaria che è di fatto la cabina di regia europea per il coordinamento della risposta alle emergenze di salute pubblica. Il concetto di “One Health” allarga le crisi comprendendo questioni ambientali e virus che colpiscano specie animali. Tracciamenti e quarantene sono ammessi nei casi di particolare gravità e non si potrà deliberare le misure sanitarie con i Dcpm, Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, ma solo con un atto legislativo parlamentare. Il piano è stato approvato dalle Regioni che ricevono speciali indicazioni per “mobilitare il target all’azione”, come è testualmente scritto, e ciò significa che al “target” ossia ai cittadini debbano essere prescritti farmaci, vaccinazioni con l’adozione di misure preventive per ridurre i comportamenti rischiosi”. Lina Manuali, magistrato che ha fatto dichiarare incostituzionali i Dcpm era presente alla conferenza di Selvazzano. Va ricordato che il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha da parte sua garantito, nel commento al nuovo Piano Pandemico Nazionale, che saranno tutelate le libertà dei cittadini, c’è la copertura finanziaria che nel 2020 non c’era per fronteggiare le pandemie, è riconosciuto l’uso dei vaccini ma non come unico strumento, che le misure restrittive si possano disporre con legge o atti aventi forza di legge in casi eccezionali e nell’osservanza dei principi costituzionali.
La vigilanza dei cittadini E’ nota la massima del leggendario filosofo Ermete Trimegisto che asseriva: “come in alto cosi’ in basso“. Ogni evoluzione sociale pertanto non può essere il risultato di provvedimenti provenienti dall’alto, dall’autorità, ma deve innestarsi in un divenire di direttrici che scorrono anche dal basso, dalla base dei cittadini. Gabriele Sannino nell’incipit della conferenza aveva dato risalto al valore della partecipazione per la difesa delle libertà personali e sociali come, in fondo, cantava Giorgio Gaber “libertà è partecipazione“. I cittadini devono toccare palla nella partita per l’assestamento del gioco democratico, anche attraverso la scelta delle fonti informative e tenendo conto che la pluralità delle fonti delle notizie è un cardine indefettibile dell’informazione corretta, a fronte del fatto che nel piano pandemico italiano si stabilisca, ad esempio, che la comunicazione alla popolazione possa essere veicolata da “influencer”. Gli aspetti interessanti su cui riflettere non mancano: che pensare della circostanza che banche e lobbies private, soggetti finanziatori dell’Oms, sono gli stessi ora seduti al tavolo di programmi di ricostruzione e spartizione affaristica dei brandelli dell’Ucraina? Si tratta, peraltro, di circostanze storicamente reiterate, da sempre gli artefici delle guerre rendono la distruzione un eldorado di guadagni e oggi c’è chi progetta la costruzione di Resort sulla Striscia di Gaza. Il cittadino deve, però, scegliere se svolgere un ruolo passivo fra paure, rabbia, frustrazione, ottundimento e distrazione oppure se praticare un lavoro sulla propria mente per essere pacificato al proprio interno e costruttore di benessere sociale all’esterno, parte più attiva e consapevole, una frazione attenta di quel mutamento sociale che vorrebbe.