Un incontro per parlare del valore della memoria, ma anche di chi fu deportato e ucciso dai nazisti. Un’occasione per fare il punto su un progetto che vede la città di Empoli protagonista.
Sabato 13 gennaio, a partire dalle 10.30, nella sala maggiore della biblioteca comunale Renato Fucini, si terrà “Pietre della Memoria: condivisione di esperienze sulle Pietre d’Inciampo in Toscana”.
L’iniziativa, voluta dall’amministrazione comunale in gennaio, mese della Memoria, vedrà al centro interventi dei rappresentanti dei comuni aderenti al progetto Pietre d’inciampo e dei parenti dei deportati. Il convegno sarà l’inizio di un progetto che proseguirà alla Casa della Memoria: la struttura di via Livornese 42 diventerà infatti centro di documentazione del progetto delle Pietre d’Inciampo e delle storie dei deportati. La documentazione conterrà una scheda informativa del progetto, le biografie dei deportati con annesse foto, storie e testimonianze dei parenti, documenti storici dei campi di sterminio e una mappa interattiva dove si potranno vedere le ubicazioni di tutte le pietre nel territorio. Un patrimonio che sarà disponibile sia online che in formato cartaceo.
“Rendere Empoli il luogo di incontro per le amministrazioni aderenti al progetto Pietre d’inciampo è senza dubbio significativo, come lo è rendere la nostra Casa della Memoria un luogo di studio della storia della deportazione – evidenzia la sindaca della città toscana, Brenda Barnini – E’ coerente con la storia e i valori della nostra città, insignita dal Presidente della Repubblica nel 2018 della medaglia d’oro al merito civile”.
“Parlare di memoria non significa ricordare qualcosa di archiviato, significa conoscere fatti e vicende e imparare da essi – sottolinea Alessio Mantellassi, presidente del consiglio comunale con delega in materia di Cultura della memoria e partecipazione -. Da anni portiamo avanti con convinzione il progetto delle Pietre d’inciampo, uno strumento per onorare il ricordo di chi è stato deportato ma anche per far incontrare a ognuno di noi, semplicemente camminando per strada, pagine di storia che è fondamentale conoscere”.
IL PROGETTO PIETRE D’INCIAMPO – Le Pietre d’Inciampo, in tedesco Stolpersteine, nascono da un’idea dell’artista Gunter Demnig, un progetto che vede la realizzazione di blocchi di pietra, rivestiti in ottone, dove sulla facciata superiore viene inciso il nome del deportato, la data di nascita, la data e il luogo di deportazione e la data di morte. Questi blocchi vengono installati all’interno del contesto urbanistico, precisamente davanti all’ultima abitazione delle vittime di deportazione. Al momento, solo in Toscana, si contano 265 “pietre”.
- Pietre della Memoria: condivisione di esperienze
sulle Pietre d’Inciampo in Toscana
Empoli, Sala Maggiore biblioteca comunale “Renato Fucini”
Via Cavour 36.
13 gennaio 2024
Info: biblioteca@comune.empoli.fi.it
www.biblioteca.comune.empoli.fi.it