Una mostra mirabile, che propone opere realizzate da Giuseppe Gavazzi, artista forse “atipico” ma dalla consolidata fama internazionale.
Si tratta della rassegna “Giuseppe Gavazzi. Una perfetta coincidenza”, promossa dalla Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala e dal Comune di Siena e curata da Mauro Civai, Andrea Sbardellati e Enrico Toti, in programma fino al 25 febbraio 2024 nei Magazzini della Corticella del museo Santa Maria della Scala, nel cuore di Siena.
Le sculture in mostra raffigurano prevalentemente la figura umana, resa nei suoi atteggiamenti quotidiani e spontanei: modellate in terracotta, in stucco o in legno e poi colorate attraverso l’uso di raffinati effetti cromatici realizzati con l’impiego di terre naturali lavorate direttamente nel suo studio di Pistoia, le opere percorrono gli itinerari della grande arte scultorea del Novecento italiano.
Una esperienza che suggerisce intrecci ricorrenti e incontra frequenti consonanze, fino a sublimarsi in quella che appare una ‘perfetta coincidenza’ di intenti, di pratiche, di risultati.
Maestro d’arte e di restauro, Gavazzi è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo non soltanto per le sue sculture, ma anche per aver ridato nuova vita ai capolavori realizzati da alcuni dei principali interpreti dell’arte medievale e rinascimentale come Duccio di Buoninsegna, Giotto, Simone Martini, Ambrogio e Pietro Lorenzetti, Paolo Uccello, Piero della Francesca, Pinturicchio e molti altri ancora.
“Giuseppe Gavazzi ha un forte legame con la città di Siena dove la sua maestria di restauratore ha dato nuovo splendore ad alcuni dei maggiori capolavori cittadini: da Le Allegorie e gli Effetti del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti alla Maestà e al Guidoriccio da Fogliano di Simone Martini, per citarne solo alcuni. Un amore per l’arte che è stato accompagnato negli anni dall’attività di scultore che lo ha reso altrettanto famoso – ha ricordato Lucia Cresti, presidente della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala -. Proprio alle “coincidenze artistiche” di Giuseppe Gavazzi abbiamo scelto di dedicare una mostra che ne ripercorre la carriera attraverso un percorso espositivo in grado di affascinare tutti coloro che amano l’arte”.
“La mostra dedicata a Giuseppe Gavazzi ci porta in viaggio in un mondo parallelo, quello dell’artista oltre le sue opere. Le varie sezioni con le rispettive istallazioni infatti, bene inserite nei magazzini della Corticella che le ospitano, ci conducono alla scoperta della persona che da dietro le quinte della produzione artistica accompagna e accoglie chiunque si avvicini e si approcci ai colori, alle forme, alla vivezza espressiva delle opere, come se ci si affacciasse alla porta del suo studio d’artista”, commenta Chiara Valdambrini, direttrice della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala.
La vita
Giuseppe Gavazzi nasce a Marcoussis, nell’ Île-de France, nel 1936 da genitori toscani emigrati.
Nel 1940 torna a Pistoia, e dieci anni più tardi entra all’Istituto d’Arte “Policarpo Petrocchi” dove studia fino al 1954. Da buon toscano fonda la sua arte nella pratica del disegno, dimostrando una spiccata capacità nel dare espressività e naturalezza alle figurazioni. La sua attività artistica ottiene presto favorevoli riscontri, tanto in Italia quanto all’estero, dove partecipa a importanti mostre d’arte come quelle a Basilea, Zurigo e l’esposizione al Grand Palais di Parigi.
Col tempo si specializza nella pittura murale, iniziando poi l’attività di restauratore nella bottega di Leonetto Tintori e intraprendendo un’impegnativa carriera che lo porta ad essere considerato uno dei più stimati specialisti del settore.
Fra i suoi più importanti interventi ricordiamo quelli sul ciclo del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti, sulla Maestà di Simone Martini e sugli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova. In parallelo al complesso lavoro di restauro, non smette mai di produrre le sue opere d’arte.
GIUSEPPE GAVAZZI
Una perfetta coincidenza
Siena, Museo Santa Maria della Scala
Magazzini della Corticella
Piazza Duomo, 2
fino al 25 febbraio 2024