Dalla “maledetta” cronaca nera a quella sportiva, dal costume agli eventi lieti e dolorosi della città.
“Fine Novecento. Pisa e il mondo che cambia” è la nuova mostra fotografica proposta da Palazzo Blu con le immagini tratte dall’archivio dello storico fotoreporter pisano Luciano Frassi, archivio di proprietà della Fondazione Pisa.
L’esposizione, visitabile fino al 31 marzo 2024 e realizzata con la collaborazione scientifica di Bruno Settis, racconta la Pisa degli ultimi trent’anni del secolo scorso, attraverso una selezione di immagini (sotto il titolo, Papa Giovanni Paolo II sul Lungarno, 1989).
In quegli anni la città di Pisa partecipa ad una stagione intensa, ricca di eventi di portata storica e di cambiamenti nel mondo e nel nostro paese che si rispecchiano in molte foto della mostra. Sono presenti in città alcuni personaggi della politica internazionale e nazionale ed i principali avvenimenti storici, tra cui gli anni di piombo, del terrorismo e della malavita segnano passaggi importanti a Pisa.
La mostra non è una ricostruzione dettagliata ed esaustiva di trent’anni di storia, ma vuole ricordare o a far conoscere, attraverso la percezione che ne ha avuto Pisa, alcuni degli eventi e dei fenomeni più importanti di quel periodo.
Sono inoltre ricordate personalità di ambito scientifico, della cultura e dello spettacolo, i cambiamenti urbanistici, la cronaca cittadina, il calcio di Romeo Anconetani e l’allarme per il crollo della Torre pendente, di cui quest’anno ricorrono gli 850 anni dalla posa della prima pietra.
È poi in quel periodo, nel giugno del 1989, che Pisa si arricchisce di una grande opera di arte contemporanea, la più importante fra quelle realizzate in città nel XX secolo, destinata ad assumere una fama internazionale: il murale di Keith Haring intitolato Tuttomondo.
La mostra è realizzata con il sostegno di Fondazione Pisa e con il patrocinio di Regione Toscana e del Comune di Pisa.
- “Fine Novecento. Pisa e il mondo che cambia”
Pisa, Palazzo Blu, lungarno Gambacorti, 9
fino al 31 marzo 2024.
Info: palazzoblu.it