
Si conclude oggi la prima edizione di SOL2EXPO, la vetrina che Veronafiere ha dedicato all’olio d’oliva. Ad aprire la mattinata il secondo incontro degli Evoo Days dedicato a “Gli standard quantitativi dell’olio di oliva oltre le leggi: dai composti minori ai contaminati”. La parola passa infatti al mondo della ricerca che contribuisce all’approfondimento di tematiche come “I composti minori (molecole volatili e fenoliche fino ai contaminati“ (Alessandra Bendini,Univ. Bologna); si passa poi all’intervento di Alessandro Leone (Univ. Bari) su “Guidare l’estrazione olearia in funzione dei composti minori: il ruolo della tecnologia” e infine “Contaminanti nell’olio, da MOSH/MOAH agli idrocarburi aromatici” con Sabrina Moret (Univ. Udine). Molto partecipato il primo incontro di ieri centrato su “Le esigenze dell’olivo in un clima che cambia: gli strumenti agronomici a disposizione”. Si prosegue il programma con degustazioni, ricette preparate in diretta e visita ai padiglioni.
Naturalmente le tre giornate sono state un’ottima occasione per degustazioni di prodotti made in Italy e anche di oli provenienti da altri paesi e non solo. Come ben spiegato dagli organizzatori, i visitatori hanno goduto di una vera e propria Full Olive Experience dal cooking show all’abbinamento con cibi e cocktail alle innumerevoli e già da tempo note potenzialità nel mondo dell’estetica. Tra gli approfondimenti più apprezzati dagli amanti dell’olio quello degli esperti della Repressione Frodi e dell’Agenzia delle Dogane, che hanno svelato qualche trucco per nascondere l’origine dell’olio in etichetta e fornito suggerimenti su come scoprire se l’extravergine è fresco dell’ultima campagna di produzione oppure se è una miscela di oli di diverse annate. Consigli utili ai consumatori spesso attratti e ingannati dai prezzi nei supermercati che possono variare dai 5 ai 12 euro mediamente.
Sul valore in termini di gradevolezza e apporto alimentare del prezioso ingrediente alle portate non solo parole ma esperienze dirette con i piatti preparati nel padiglione 1 dallo “chef dell’olio” Emanuele Natalizio che segue alle lezioni di cucina di Andrea Perini, con degustazioni di paté, olive da tavola e diversi oli e la Mixoilogy dell’Associazione delle Donne dell’Olio che svelano ai visitatori aperitivi a base di olio.
Il tutto con l’attenzione massima al business e con l’obiettivo di sensibilizzare produttori e consumatori al mantenimento delle proprietà del prodotto senza dimenticare l’apporto delle nuove tecnologie. L’olio come già altri alimenti della filiera italiana può diventare un’ulteriore attrazione per un turismo di qualità attento ai territori e alla loro conservazione.
Alla manifestazione hanno partecipato 230 espositori. Secondo gli ultimi dati forniti dal presidente di Veronafiere Federico Bricolo il consumo globale di olio d’oliva ha superato i 3 milioni di tonnellate, coinvolgendo anche consumatori di mercati emergenti in Sud America e in Asia. Da qui l’esigenza di dotarsi di nuovi strumenti di analisi del comparto come il nuovo Osservatorio SOL2EXPO (per il monitoraggio del mercato e dei consumi realizzato in collaborazione con Nomisma), e il Comitato tecnico-scientifico per un presidio su ricerca e innovazione. Rendere il consumatore consapevole delle diversità tra gli oli fornendo informazioni serie da fonti affidabili è un must sempre più impellente. L’aver optato per un’esposizione da solista e non più come in passato in convivenza con Vinitaly è un chiaro segnale del ruolo fondamentale che l’olio ha per l’economia nazionale e per uno stile di vita più sano e legato ai prodotti delle proprie terre.