Sabato e domenica di sensibilizzazione a Verona grazie all’Associazione Vittime della Strada. Domani il piazzale Papa Giovanni XXIII nel quartiere di Borgo Roma si popolerà di croci bianche, una per ogni vittima di incidente stradale. Se si considerano i numeri dell’anno in corso si comprende la necessità di mantenere la guardia altissima: 11 vittime a Verona, 49 nella provincia, 3.200 a livello nazionale. Cifra già superata: in Italia ogni 3 minuti un’esistenza s’interrompe per incidente stradale. I primi ad essere coinvolti i familiari costretti ogni giorno a convivere, spesso a sopravvivere con mancanze insostituibili. Molti ne rimangono annientati per sempre, altri trovano nell’incommensurabilità del dolore la forza di reagire per aiutare chi si trova nella stessa situazione e provare ad evitare che altri la vivano sulla propria pelle. Come testimoniano Stefano Benato e Patrizia Pisi, genitori di Alberto morto nel 2008 dopo essere stato travolto da un’auto. Sono loro a guidare a Verona l’associazione che dal 2020 collabora con l’amministrazione comunale allo scopo di supportare genitori e parenti e organizzare campagne di sensibilizzazione e prevenzione, in particolare nelle scuole.
L’iniziativa prende avvio stasera con Palazzo Gran Guardia illuminato di rosso, quasi una sirena ottica in centro città. La manifestazione nazionale ospitata quest’anno dalla città veneta è una delle tante attività promosse da genitori e istituzioni nell’ambito del progetto PISAD Prevenzione dell’Incidentalità Stradale Alcol-Droga che coinvolge pedoni, ciclisti e utilizzatori di mezzi elettrici su due ruote, proposto al Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. A rinnovare l’impegno dell’amministrazione locale l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi, presente domani a Borgo Roma. Proprio la necessità di continuare ad agire in tutti i luoghi educativi e di aggregazione sociale per rendere consapevoli di come piccole grandi attenzioni possono salvare vite ha portato l’amministrazione a rinnovare per altri tre anni, fino al 2026, il patto di sussidiarietà triennale sottoscritto nel 2020. Immancabile il coinvolgimento delle scuole, per trasformare i giovanissimi in fattore di cambiamento. Ricordato nella Conferenza Stampa di presentazione delle iniziative a Verona per la Giornata Mondiale in memoria di tutte le vittime della strada 2023 il ruolo della polizia locale “costantemente nelle scuole per educare i bambini a comportamenti corretti che genitori e adulti devono avere anche nei loro confronti”, come ricorda il commissario Damiano Brescia. Tra le tante azioni di mobilitazione quella della rete “viva la strada” a cui aderisce anche la coalizione #Città30Subito! promossa da Legambiente, Federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab), ASviS, Kyoto Club, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, Amodo e Clean Cities Campaign che chiede al Parlamento una modifica della Riforma del Codice della strada. In una lettera aperta ai gruppi parlamentari e alla Commissione Trasporti della Camera, ricordando che le collisioni stradali sono la prima causa di morte per i giovani sotto i trent’anni e che le cifre di questa strage senza fine sono aumentate nel 2022 del 9% rispetto al 2021, rinnova la richiesta di intervenire al più presto sulle cause: alta velocità, guida distratta, mancato rispetto degli attraversamenti pedonali e rispetto della distanza di sicurezza.