
Partenze, arrivi, nostalgie, difficoltà, rapporti.
Inaugurato ieri sera al cinema teatro San Massimo di Verona CINELÀ 2025, 44° FESTIVAL DI CINEMA AFRICANO E OLTRE. Come ormai da tradizione la manifestazione si inserisce nel contesto della Settimana di azione contro il razzismo indetta dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), giunta alla XXI edizione.
In quattro serate vengono proiettati altrettanti film sulla tematica VIAGGIATORI&MIGRANTI, sezione nata nel 2010. La data del 21 marzo non è scelta naturalmente a caso: a ricordo del massacro di 69 persone (bilancio finale) e manifestanti perpetrato dalla polizia sudafricana nel 1960, a Sharpeville, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha deciso di ricordare ogni anno quell’evento storico.
Ad aprire l’edizione di quest’anno BYE BYE TIBÉRIADE di Lina Soualem, proiettato in anteprima mondiale all’80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nella sezione Giornate degli Autori, e passato poi sugli schermi dei più importanti festival cinematografici. Quattro generazioni di donne che ci accompagnano con le loro esistenze attraverso i luoghi e i ricordi in Palestina.
Ospite della serata: Giuseppe Acconcia, giornalista e ricercatore dell’Università degli Studi di Padova, specializzato in Medio Oriente.
Stasera sarà la volta di LA TÊTE FROIDE di Stéphane Marchetti, già conosciuto per aver girato documentari su Gaza e sui rifugiati di Calais. Due storie di solitudini, sogni e speranze rappresentate in esterno, sulle Alpi in inverno, con atmosfere che richiamano il thriller. Ad accompagnare il dibattito in sala alcuni rappresentanti dell’Associazione One Bridge To-
La Mogadiscio della guerra civile sullo schermo domenica con NON DIRMI CHE HAI PAURA di Yasemin Samdereli. Attraverso la storia vera di Samia Yusuf Omar, che nel 2008 a 17 anni ha rappresentato la Somalia ai Giochi Olimpici di Pechino correndo senza velo, il coraggio di una giovane ragazza e la sfida ad un regime violento e autoritario.
In dialogo con il pubblico sarà presente in sala Giuseppe Cavallini, giornalista e direttore della rivista comboniana “Nigrizia”.
La rassegna si conclude lunedì 24 marzo con il lungometraggio ANYWHERE ANYTIME, debutto alla regia dell’iraniano Milad Tangshir, vincitore del Premio Luciano Sovena per la Miglior Produzione Indipendente. La pellicola ci ricorda un po’ gli anni del Neorealismo italiano e lo sforzo per la sopravvivenza e ripresa economica, sociale e morale rappresentati da Vittorio De Sica in Ladri di biciclette.
Nella Torino dei giorni nostri a tentare di sopravvivere è un giovane immigrato clandestino a cui, dopo essere stato licenziato, verrà rubata la bicicletta, per lui risorsa indispensabile.
Ospiti della serata Fabrizio Creston, CISL e Raffaello Fasoli, CGIL. Le proiezioni sono alle ore 21.00.
Si riprende con Cinelà in estate, a fine giugno, con il Festival del cortometraggio Africa Short per concludersi poi a novembre e dicembre, con la Sezione Educational Spazio Scuole, dedicata ai più giovani.
A spiegare l’importanza della manifestazione e di un mezzo come quello cinematografico i due direttori artistici.
Come dichiara Giusy Buemi, l’obiettivo del festival è “presentare il continente africano attraverso gli sguardi e le narrazioni degli africani stessi”, sfruttando le caratteristiche del cinema che “è soprattutto un’espressione artistica ma, nella sua valenza più culturale e sociale, diventa anche uno spazio ed un luogo in cui il nostro tempo s’interroga, mette in discussione il presente e spinge lo spettatore ad immaginare un futuro possibile”. Un pensiero all’attualità anche nelle parole di Stefano Gaiga, che sottolinea come in un tempo “d’instabilità, di sradicamento, di mancanza di diritti e di giustizia è importante ritrovare la dimensione dell’educazione alla pace, al dialogo tra popoli e culture diverse, per continuare a tessere trame di speranza, con la sensazione che a volte è proprio la realtà ad aver bisogno del cinema per immaginarsi diversa” .
Dal 21 al 28 giugno, saranno 20 i corti di fiction in concorso, selezionati tra le migliori produzioni degli ultimi tre anni e realizzati da giovani registi, molti dei quali al loro esordio cinematografico. Anche quest’anno saranno proiettati tre lungometraggi fuori concorso della miglior produzione cinematografica africana. Il concorso si rivolge non solo alle produzioni provenienti dall’Africa, ma anche da quelle aree geografiche che da sempre intrattengono relazioni sociali ed economiche con essa, come il bacino del Mediterraneo e dell’Asia Minore. Ciascuna serata vedrà la partecipazione del/la regista di uno dei corti in programma e, nella serata conclusiva, verrà dato l’annuncio dei premi assegnati dalle giurie: la Giuria Ufficiale Internazionale e la Giuria degli Studenti e delle Studentesse dell’Università di Verona coordinata dalle docenti Emanuela Gamberoni e Mita Bertoldi.
Le serate all’aperto (che si terranno al chiuso in caso di maltempo) prenderanno avvio alle ore 19.00.
Tappa finale del festival in chiusura d’anno Educational Spazio Scuole. Dal 3 all’8 novembre si terrà l’Educational in Città, mentre dal 10 novembre al 13 dicembre l’Educational in Tour, che toccherà numerose località della provincia di Verona.
La sezione Educational propone lungometraggi in concorso selezionati per le diverse fasce di età per le scuole di ogni ordine e grado. La rassegna vede 5 lungometraggi in concorso e 5 premi speciali: Premio “Giuria Student*” che ogni anno coinvolge una scuola superiore diversa; Premio “New Generations” assegnato dal voto del pubblico student* in sala; Premio “Cinema al di là del muro” assegnato dalla Giuria detenut* della Casa circondariale di Montorio-VR e Premio “Giuria Student* UniVR” assegnato dalla Giuria Student* del Dipartimento di Scienze Umane coordinata dalla docente Marta Milani oltre al Premio “Giuria Spazio Scuole Kids” relativo alla programmazione di cortometraggi internazionali d’autore selezionati per la Scuola dell’infanzia.