È stato presentato nel Teatro Fonderia Aperta di Verona il cortometraggio “The Story of Rita Rosani”, dedicato alla giovane maestra elementare partigiana, uccisa in uno scontro armato da soldati fascisti sul Monte Comun di Negrar il 17 settembre 1944. A realizzarlo l’Istituto Ferraris-Fermi di Verona con fondi europei.
Passeggiando nella storia attraverso la scoperta di luoghi del proprio territorio, studenti e studentesse hanno raccolto spunti di riflessione e suggestioni utili per il loro filmato, girato per lo più in inglese, scelta necessaria vista la valenza internazionale. Al progetto United infatti hanno aderito solo 5 scuole in tutta Europa. Orgogliosa la dirigente scolastica Irene Grossi che ne ha sottolineato con orgoglio il significato etico.
Attraverso primi piani capaci di trasmettere il peso della storia nelle scelte personali e intime, gli attori-studenti sono riusciti a comunicare un’ideale continuità tra i valori di libertà e rispetto alla base della scelta della giovane combattente, vittima di persecuzioni in particolare dopo l’entrata in vigore delle leggi fascistissime, e la loro realizzazione nella quotidianità scolastica, animata da diversità multiculturali. Il cortometraggio, oltre ad essere motivo di soddisfazione per il riconoscimento a livello europeo, ha messo in campo diversi soggetti uniti dallo stesso obiettivo: rappresentare ideali alla base della convivenza democratica. A mettere a disposizione anche oggetti e rievocatori in abiti d’epoca l’associazione culturale Vivere la storia. Il risultato finale è una prova delle potenzialità delle istituzioni scolastiche nel raggiungere risultati significativi agendo sinergicamente e coinvolgendo partner esterni.
Efficaci le scene girate nei luoghi dell’Istituto Ferraris-Fermi come il laboratorio di chimica intelligentemente utilizzato per descrivere l’uso di armi chimiche durante la guerra. Ricchissimo infatti il repertorio di rimandi storici con l’inserimento di documentari o voci alla radio come quella di Badoglio che dichiara la firma dell’armistizio.
Ha presenziato all’evento Athos Arzenton, coordinatore nazionale del progetto La Radio nelle scuole 4.0. E proprio al ruolo di questo dispositivo durante la II Guerra Mondiale è stata dedicata la parte finale della presentazione, con un video dedicato alle radio clandestine, in particolare a Radio Caterina presente anche nel titolo della manifestazione. Il plauso per la realizzazione del corto a tutti i partecipanti arriva anche da Jacopo Buffolo, assessore alle Politiche giovanili e Partecipazione, Pari Opportunità e Innovazione del Comune di Verona.