Anna è un’attrice ambiziosa che cerca di fuggire da un passato tormentato, ma che si trova intrappolata in una rete di segreti e ossessioni. La sua vita si complica ulteriormente con la presenza del marito possessivo Giulio, dell’ex amante Daniela e del giovane amante e fotografo Fabio. L’intreccio di passioni e tradimenti condurrà i personaggi verso un finale sorprendente e inaspettato. Il 12 dicembre debutta sul grande schermo “Buio come il Cuore”, un nuovo thriller diretto da Marco De Luca, regista romano che vive e lavora a Londra e co-scritto con il critico cinematografico Claudio Masenza. Prodotto da Blue Film di Claudio Bucci e Mario Pezzi, il lungometraggio si appresta a catturare il pubblico con un mix avvincente di mistero, sensualità e tensione, rielaborando i temi classici del noir in un contesto contemporaneo. Protagonista del film è un’intensa Elisabetta Pellini che dimostra ancora una volta di essere un’attrice versatile e magnetica, oltre che bellissima. Divisa da sempre tra cinema e televisione, la vediamo sul grande schermo anche dal 2 dicembre con “Il Monaco che vinse l’Apocalisse” di Jordan River, dove interpreta Costanza D’Altavilla. La Pellini inoltre è attivamente impegnata nel sostengo di iniziative sociali come la violenza sulle donne, malattie rare, testimonial Aism sclerosi multipla e Croce Rossa ed è volontaria presso le casa-famiglia. Ne abbiamo parlato con lei.
Ti vedremo al cinema con “Buio come il cuore”. Cosa ti ha portato ad accettare questa sfida cinematografica?
Nasce da un’amicizia; conoscevo il regista da diverso tempo. Mi ha fatto leggere la sceneggiatura e da subito mi è piaciuta. Abbiamo sbito cercato una produzone che ci credesse quanto noi e, una volta trovata, tutto è iniziato. Il genere noir mi è sempre piaciuto e fare questo film mi ha permesso di realizzare un sogno. Il tutto è avvenuto mentre stato girando in inglese in Transilvania “Ventun rubini”: dalla Romania, il film ha partecipato al festival di Mosca fino ad arrivare negli USA.
Anna, il tuo personaggio: come la descriveresti? E’ una donna molto complessa con un passato che ritorna e che è la causa di alcune sue insicurezze.
La preparazione è avvenuta con il regista; il noir è quel genere cinematografico più ovattato, sussurrato, mai urlato, di voci basse e di tanti sguardi. Anna, come tutti, è frutto del suo passato, ne è spaventata ma cerca di affrontarlo. E’ una donna piena di contrasti: fragile e forte, amabile e malinconica, ansiosa ma che cerca sempre di avere il sorriso, cerca la verità e si nasconde dietro le bugie, cerca l’amore correndo grandi rischi.
Questo è un film molto attuale per le tematiche. Pensa per esempio ai rapporti tossici e a tutto quello che po’ scaturire. E’ così?
Sì. La nostra è la storia di un matrimonio tossico nel quale entrambi le parte cercano di manpolare l’altro. La mia Anna cerca di fuggire dalle tenebre per afferrare la luce. E’ un racconto di possesso, di violenza e di possesso. Anna vivrà un ero incubo. E’ una storia di finzione ma che potrebbe essere attuale; i casi stanno aumentando, sia quelli contro gli uomini sia quelli contro le donne.
Hai preso parte anche a “Il Monaco che vinse l’Apocalisse” di Jordan River ambientato nel 1202. Com’è stato interpretare la regina Costanza d’Altavilla?
E’ stato difficile interpretare questa donna, ma, grazie al trucco, parrucco e costume, spero di essere riuscita a renderla credibile. E’ una donna illuminata, la prima che si ininocchia davanti a un monaco; è madre di Federico II. E’ una regina, una donna molto bella e forte, dediata al figlio e alla sua educazione, oltre che al suo regno.
Hai debuttato come regista in un episodio del film “SelfieMania”. La regia potrebbe essere il tuo futuro?
E’ stata una bella esperienza che spero si possa ripetere. Ho scritto una storia con Gianni Corsi che spero possare essere oggetto di attenzione.
Nel corso della tua carriera hai interpretato tantissimi ruoli diversi e hai preso parte a serie tv di successo. Hai ancora un sogno nel cassetto?
Tantissimi. Mi piacerebbe tornare alla commeda romantica.
Cinema o televisione?
Amo recitare e il cinema l’ho sempre adorato. Mi permette di stare dentro a una storia e di isolarmi dal resto del mondo.
Sei indubbiamente bellissima. Quanto la bellezza ti ha aiutato e ostacolato?
Non mi sono mai considerata una bella, anzi. La vera bellezza è carisma, fascino e ironia; quella fine a sè stessa non porta a nulla.
Nuovi progetti?
Uscirà il film di Gianni Aureli girato in Basilicata “La sesta volta”.