
Jazz d’autore a Napoli con Montagner e Deidda

Domenica 6 aprile alle ore 22:00, il palco dello storico jazz club Bourbon Street di Napoli ospiterà un evento imperdibile per gli amanti dello smooth jazz e della musica strumentale: protagonista della serata sarà il celebre batterista brasiliano Ramon Montagner, affiancato dal grande bassista Dario Deidda e dal collettivo musicale campano “Cappuccio Collective Smooth”.
Considerato tra i più sorprendenti batteristi dell’America Latina e riconosciuto a livello mondiale per il suo stile eclettico e innovativo, Montagner è fresco vincitore del prestigioso Viola Smith Award di Drumeo, vero e proprio “Oscar” internazionale per i batteristi. Il suo approccio alla musica, ricco di contaminazioni e influenze sudamericane, lo ha reso una figura di culto tra gli appassionati di jazz e fusion.
Al suo fianco, sul palco del Bourbon Street – situato in via Vincenzo Bellini 52/53, nel cuore pulsante della Napoli musicale – salirà Dario Deidda, uno dei più apprezzati bassisti italiani, noto per la sua versatilità e per le collaborazioni con nomi di primo piano del panorama jazzistico mondiale.
A completare la formazione, il Cappuccio Collective Smooth, progetto artistico guidato dal chitarrista e produttore Mimmo Cappuccio, e composto dalla cantante Annina Galiano e dalla pianista Cristina Massaro. Il collettivo nasce con l’obiettivo di riportare alla ribalta le atmosfere raffinate dello smooth jazz degli anni Settanta e Ottanta, avvicinando le nuove generazioni a un sound elegante e intramontabile.
Il concerto sarà introdotto dal giornalista Michelangelo Iossa e rappresenta una delle tappe di un tour italiano che ha già portato il collettivo nei più importanti club del Paese. Nel corso della loro carriera, i membri del gruppo hanno collaborato con artisti del calibro di Nico Rezende, Eric Daniel, Mark Sherman, Tamir Case e Thierry Bedoucha, a conferma della vocazione internazionale del progetto.
Tra le recenti produzioni del collettivo spiccano quattro singoli pubblicati su Spotify: “You know me better”, “It’s not easy”, “Nothing to save” e una sofisticata rilettura di “September” degli Earth, Wind & Fire.
Una serata che promette grande musica, virtuosismo e contaminazioni sonore d’autore, in una delle cornici più autentiche del jazz napoletano.
Mario Conforto